Anguillara, Deifobo  – Feudatario, uomo d’arme (sec. XV – 1490).

Figlio di Everso e di Francesca Orsini, venne avviato dal padre alla carriera militare. Combatté inizialmente sotto le insegne papali e poi al seguito di Roberto d’Angiò nel tentativo di togliere a Ferrante d’Aragona il Regno di Napoli. Dopo la morte del padre, nel 1464, divenne signore della metà dei feudi patemi, l’altra metà spettò al fratello Francesco, ossia di quelli nei territori di Capranica, Ronciglione, Vico e Casamala. Inizialmente fedele a papa Paolo II, in seguito al tentativo effettuato con il fratello di riconquistare Caprarola, presa dai prefetti di Vico, cosa che suscitò la contrarietà del pontefice, venne scomunicato e dovette subire un attacco da parte delle truppe pontificie, perdendo i possedimenti.

Passò allora a Firenze e quindi a Venezia, dove servì la repubblica combattendo sia contro i Turchi in Friuli che contro papa Sisto IV. Subito prima o subito dopo la morte di quest’ultimo rientrò a Roma e ottenne nel 1484 un’investitura pontificia, forse quella del castello di Turrice (oggi Torrice). Ritiratosi nelle sue proprietà nel Veneto, morì nel 1490.

BIBL. – DBI, 3, pp. 300-301 (voce non firmata); Cherubini 1980a, pp. 209-231; Fumagalli 1986, pp. 282-289; Lombardi 1992, p. 94.

[Scheda di Antonella Mazzon – Isime]