Anselmi, Piersante – Medico (Viterbo, Secc. XVI-XVII)

Era il medico personale del vescovo Girolamo Matteucci (v.) e fu al centro della polemica suscitata dalle sue accuse a Cesare Crivellati (v.) di essere stato la causa della morte del vescovo per aver sbagliato la diagnosi della malattia. L’Anselmi era andato a Fermo per il periodo del Natale 1608 e, aggravatesi le condizioni del Vescovo, furono chiamati al suo capezzale altri due medici viterbesi, Colonisio Sannelli e Stefano Galeotti per un consulto. La loro diagnosi fu ribaltata da un quarto medico che chiamato dopo di loro, appunto Cesare Crivellati, ordinò una nuova terapia del tutto diversa da quella suggerita dai due. Il 21 gennaio 1609 il vescovo Matteucci morì.

Ne seguì la pubblicazione di una serie di opere pubblicate tutte a Viterbo. Del Crivellati fu La cura del catarro che discende al petto et al polmone in vecchio di sessantacinque anni, con l’esempio del caso dell’illustrissimo & reverendissimo monsignore arcivesc. Matteucci…Nella quale si dimostra con autorità, e ragione, quello che si deve fare in simili casi. Cosa utile e necessaria per detta infermità, In Viterbo, Appresso Girolamo Discepoli, 1609.

Le risposte del Sannelli e del Galeotti non si fecero attendere. Il primo con il volume Quaestio an liceat purgare senem quintum et sexagesimo annum agentem, tempore hyemis, febra quotidiana continua laborantem, cum emaciatione totius corporis, cum distillactione a capite ad pectus, & suspicione empyematis, in statu universali morbi, cum virium vitalium imbecillitate. Exemplo sumpto ab ill.mo ac reverendiss. d. archiepiscopo Mattheucio episcopo nostro Viterbiensi…, Viterbii, ex typographia Hieronymi Discipuli, 1609. Il Galeotti con il volume Examen curae catharri in illustriss. et reverendiss. d. Archiepiscopo Mattheucio, episcopo Viterbien., in quo multa habentur de purgatione, apophlegmatismatibus, cucurbitulis, et vessicatoriis medicamentis. Opus non minus utile, quam iucundum…, Viterbii, typis Hieronymi Discipuli, 1609.

Tornato dalle sue ferie anche l’Anselmi si unì ai suoi colleghi e pubblicò Defensio curae catarrhi in ill.mo et rev.mo d.d. Hieronymo Mattheucio, episcopo Viterbien., celebratae Persanctis Anselmi Firmani eiusdem d. Medici. In qua nonnullae auctoritates quorundam excellentiss. virorum ad verum sensum reducuntur, quae non bene ab aliquibus fuerunt allatae, Viterbii, apud Hieronymun Discipulum, 1609.

Il Crivellati non si fece pregare e rispose con Alcune brevi annotationi nella questione <Utrum liceat purgare saenem> & c. nell’essame, & …nella difesa della cura del catarro. Per le quali si dimostra che il medicamento e le altre cose scritte per l’illustriss. & reverendiss. Monsignor arcivescovo Matteucci siano state canonicamnente, e secondo le regole dell’arte ordinate…, In Viterbo, appresso Girolamo Discepolo, 1609.

La questione fra i medici sembra sia finita a questo punto anche se una pubblicazione del Crivellati dell’anno dopo lascia qualche dubbio: Trattato di pace nel quale si dimostra brevemente quando sia l’uomo di precetto obbligato dare la pace con scrittura, o con altra azione pubblica al suo fratello…, In Viterbo, per Girolamo Discepolo, 1610.

BIBL. – A. Carosi, Girolamo Pietro e Agostino Discepoli (1603-1631). Seconda edizione, Viterbo 1993, pp. 58-60, 62.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]