Bartoloni  Enrico –  Educatore, Ecclesiastico (Bagnoregio, 1871 –  Bagnoregio, 23 agosto 1959)

Una targa nel Vicolo del Giglio a Bagnoregio così lo ricorda: “In questa casa visse  il Canonico don Enrico Bartoloni ( 1871-1959) testimoniando alla luce della fede la sua munifica opera di Carità”. L’opera di don Enrico  ha caratterizzato la vita sociale e civile di Bagnoregio per tutta la prima metà del ‘900.  Nato nel 1871, figlio di Pio e di Irene Vanazzotti (di una importante famiglia bagnorese) adolescente entrò in seminario e diventato sacerdote nel 1896 ebbe subito particolare attenzione alla educazione della gioventù non solo religiosa ma anche umana e sociale. Nel 1897 venne nominato dal vescovo  Parsi  vicerettore ed economo del Seminario. “trovai il pio Istituto – riferisce Don Enrico – in condizioni non decorose, né igieniche né tali da favorire la disciplina tra gli alunni. Concepii l’idea di trasformarlo e mi accinsi all’impresa.”  Costruì una nuova cappella in stile gotico su un antica camerata, ristrutturò la sagrestia ed il coretto e  sistemò un braccio del seminario  per le scuole al fine di avere aule non più sparpagliate ma unite, decorose e comode. Portò a compimento, inoltre, la  sistemazione della  villa “Santa Maria”  in San Michele in Teverina utilizzata  per la villeggiatura dei seminaristi. Lasciato il Seminario, nel 1909 apri l’Oratorio Festivo Maschile  prendendo in affitto e restaurando gli ampi e signorili ambienti a pianterreno del palazzo Alemanni (ora demolito). In un secondo tempo  ricavò una sala teatro e un corpo di fabbrica da destinare ad attività di carattere professionale. Nel 1910 l’Oratorio ebbe una Sezione Femminile, che venne affidata alle suore di S. Anna. Nel 1911 l’oratorio era completamente organizzato e frequentato da quasi tutta la gioventù bagnorese.  Venne pertanto inaugurato nelle sue diverse attività e fornito di tutto il materiale e le attrezzatura necessarie  per svolgere con profitto: scuola di musica, banda musicale di circa 60 elementi e strumenti, circolo sportivo “Nova Juventus”, plotone premilitari, con fucili forniti dalla Stato, squadra ciclisti, scuola serale popolare, doposcuola, schola canthorum, filodrammatica, cinema, corsi di religione, gare catechistiche, manifestazioni religiose, gite istruttive, partecipazione a concorsi ginnici, scuola tipografica, pubblicazione della rivista settimanale “La Squilla”, stabilimento di maglieria, lavori femminili e di economia domestica in genere. Tutti avevano divise specifiche per ginnasti, sia maschili che femminili, per gli appartenenti alla banda, per i premilitari e cosi via. Vennero poi aperte sezioni a Lubriano e Castel Cellesi.  L’Oratorio  con le sue numerose branche durò 8 anni, venne sospeso nel settembre del 1917 a causa dello stato di guerra e anche per una ingiusta campagna di calunnie per fini politici ed anticlericali verso le istituzioni fondate dal  B.. Fu riaperto dopo la guerra ma in forma assai modesta  prevalentemente come Circolo Adulti nella sede di palazzo Quintarelli, fin quando il vescovo Antomelli, a sue spese, acquistò l’ex ospedale presso Porta Albana quale nuova sede delle Associazioni cattoliche. Verso queste associazioni il B. in questo periodo, 1924-28,  rivolse le sue attenzioni con particolare riguardo alla Congregazione Mariana da lui fondata nel 1912. Nel 1942, per commemorare il trentennio della Congregazione Mariana, restaurò uno dei bracci nella chiesa di San Martino a Bagnoregio,  dove era vivo il culto alla Madonna di Lourdes. B.  fece riprodurre dietro l’altare  una  immagine della Vergine Immacolata e della grotta di Lourdes. Nel ’55, nonostante l’età avanzata ma dimostrando uno spirito giovane ed attivo,  fondò il Circolo per gli studenti delle scuole agrarie con sede in alcuni ambienti a pianterreno dell’edificio del seminario da lui fatti restaurare. Per le sue benemerenze e per il suo santo ed esemplare zelo sacerdotale  fu uno dei più illustri figli di Bagnoregio. Moltissimi bagnoresi devono a lui la posizione sociale raggiunta nel campo professionale, artigianale ed artistico. Tra le sue pubblicazioni si ricordano Album ricordo delle opere educative cattoliche di Bagnoregio (Bagnoregio 1941) e Oratorio festivo maschile e femminile di Bagnoregio (Orvieto 1953).

BIBL. – E. Righi, La Cattedrale di Bagnoregio, Montefiascone 1998, p. 71; Scomparsa di un benemerito sacerdote in “L’Angelo della Parrocchia-Bollettino diocesano di Bagnoregio”, settembre 1959, pp. 2-3;.

[Scheda di Bernardini Tommaso – Cersal]