Baluffi, Gaetano – Cardinale (Ancona, 28 mar. 1788 – Imola, 11 nov. 1866)
Figlio di Pietro e Paola Micheletti, proveniva da una antica famiglia originaria di Cremona e stabilitasi ad Ancona nella prima metà del Settecento dove raggiunse una posizione ragguardevole. Fece i suoi studi nel Seminario di Ancona e, dopo il 1796, nel Seminario di Recanati insieme con il cugino Giuseppe Baluffi. Fu ordinato sacerdote nel 1813, canonico della Cattedrale nel 1820 e Vicario generale della Diocesi di Ancona nel 1824. B. fu nominato da Gregorio XVI Vescovo di Bagnoregio il 29 luglio 1833 e consacrato dal card. Odescalchi. Svolgerà il suo ministero vescovile dal 15 settembre, data in cui entra in possesso della sede, fino al 27 gennaio 1842.
Durante il periodo bagnorese restaurò la Cattedrale, si prese cura delle scuole e in particolare del Seminario e condusse la Visita pastorale della Diocesi. Di questo periodo, inoltre, si ha notizia di una sua omelia in onore di san Bonaventura (Omela in lode di S. Bonavntura Vescovo di Albano, cardinale e dottore di Santa Chiesa detta in Bagnorea di lui patria da Gaetano Baluffi Vescovo della stessa città , Orvieto 1835).
Nel 1836 il papa Gregorio XVI affidò al B. l’incarico di Internunzio nella Repubblica di Nuova Granada e Delegato Apostolico nell’America Meridionale. Suo collaboratore fu in questo periodo Tommaso Gallucci, in qualità di Segretario di Legazione. Il Gallucci poi sarà vescovo di Recanati-Loreto. Il governo della Diocesi di Bagnoregio fu affidata al suo Vicario generale Giacomo Mazzetti negli anni della sua lontananza dalla Città con la quale egli comunque si mantenne in stretto rapporto epistolare.
Nel 1842 B. fu nominato Arcivescovo di Camerino e Amministratore apostolico di Treia. Dopo aver rinunciato all’Arcivescovado di Camerino, Baluffi fu nominato Segretario della Congregazione dei Vescovi e Regolari e Arcivescovo di Pirgi in Partibus. Il 21 settembre 1846 B. fu trasferito ad Imola, sede vescovile vacante dopo l’elezione del cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti al pontificato (con il nome di Pio IX). Il 21 dicembre 1846 fu creato cardinale. Suo fratello Luigi fu Cappuccino mentre un altro fratello, Filippo, fu consigliere nella Magistratura del Comune di Agugliano. Il B. è sepolto nel cimitero di Imola.
Ha lasciato opere di carattere storico e religioso. Durante gli anni di ministero ad Ancona i suoi lavori sono stati prevalentemente di carattere celebrativo ad eccezione del lavoro storico dal titolo Dei siculi e della fondazione d’Ancona(Ancona 1821). Negli anni del governo della Diocesi di Bagnoregio si ricordano un omelia in occasione del suo ingresso e una serie di editti e decreti. Nel 1844, dopo il suo soggiorno in America latina, aveva pubblicato il saggio L’America un tempo spagnolo riguardata sotto l’aspetto religioso dall’epoca del suo discoprimento sino al 1843(Ancona 1844), opera fondamentale per lo studio delle missioni in America Latina e dell’evoluzione di quel continente dopo la fine della dominazione spagnola. Durante il suo ministero ad Imola pubblicò quella che è stata la sua opera più impegnativa: Intorno alla Riforma ed ai tentativi per introdurla in Italia: avvertimenti che il card. Gaetano Baluffi arcivescovo vescovo d’Imola dirige a’ suoi amatissimi diocesani, Bologna 1850; negli anni successivi pubblicò anche La Chiesa romana riconosciuta alla sua carità verso il prossimo per la vera chiesa di Gesù Cristo, Imola 1854. Morì ad Imola l’11 novembre 1866. Con il suo testamento aveva disposto che la sua raccolta di libri fosse destinata al Seminario di Bagnoregio che si arricchì in questo modo di oltre 4000 volumi e tra questi di un fondo molto importante e unico in Italia che riguarda la storia di quell’America centro-meridionale nella prima metà del XIX secolo che egli aveva potuto studiare durante la sua permanenza in quei territori.
BIBL. – F. Petrangeli Papini, Bagnoregio. Cronologia storica , Viterbo, 1972, pp. 142-143; Dictionnaire d’histoire et de géographie ecclésiatiques , T. VI, Paris 1932, coll. 438-439; Hierarchia Catholica medi et recentioris aevi , vol. VII, Patavi 1968, p. 103; Enciclopedia Cattolica , vol II, Città del Vaticano, 1949, p. 762.
[Scheda di Isabella La Mantia – Cersal; contributo di Stefano Angeletti Rasiej; revisione di Luciano Osbat – Cersal]