Bedini GaetanoCardinale (Senigallia, 15 mag. 1806 – Viterbo, 6 sett. 1864)

B. Compie gli studi nel seminario della sua Città e nel dicembre 1828 viene ordinato sacerdote ed entra nel Capitolo della sua Diocesi. Spostatosi a Roma, nel 1838, sotto il pontificato di Gregorio XVI, viene nominato Uditore presso la Nunziatura di Vienna. Rientrato a Roma nel 1845, è nominato il 28 ottobre 1845 Internunzio ed inviato straordinario in Brasile. Nel novembre 1847 si fa tramite di un’offerta, da parte di Garibaldi, di mettere a disposizione del Santo Padre, contro gli austriaci, la legione italiana di Montevideo: la proposta, però, non ebbe seguito. In Brasile B. si prende cura delle disagiate condizioni degli immigrati tedeschi e contrasta l’opera di evangelizzazione dei protestanti in quelle terre, guadagnandosi il plauso della Camera dei deputati brasiliana. Terminato il suo incarico in Brasile viene nominato, il 10 marzo 1848, Sostituto alla Segreteria di Stato del Card. Antonelli.

Durante i mesi della Repubblica Romana, B. segue il papa a Gaeta. In quell’occasione esprime la sua opinione circa l’esigenza di ristabilire l’autorità papale con le armi. Nel gennaio 1849 B. si reca a Bologna per convincere le truppe svizzere ad unirsi a quelle pontificie. Ristabilita l’autorità del papa a Roma, B. viene nominato Commissario straordinario delle quattro Legazioni ed entra a Bologna al seguito delle truppe austriache. Durante il suo incarico, B. non si oppone all’invadenza del potere austriaco nella politica dello Stato della Chiesa come nel caso dell’ordine del generale Gorzkowski di fucilazione del barnabita Ugo Bassi.

Rimosso dall’incarico di Commissario straordinario, B. viene nominato, il 18 marzo 1852, Arcivescovo di Tebe, Nunzio in Brasile e Delegato Apostolico negli Stati Uniti. Di questo periodo, si ha testimonianza di un suo discorso, pubblicato dalla “Gazzetta di Bologna”, sull’insediamento di un nuovo collegio provinciale a Bologna. Giunto negli Stati Uniti, nel giugno 1853, B. si reca prima a New York, successivamente a Washington, dove viene ricevuto dal Presidente Pierce e del Segretario di Stato Marcy, ai quali consegna due lettere di Pio IX e del Card. Antonelli. B. resta negli Stati Uniti per sette mesi con una breve sosta a Montreal in Canada. Durante la sua permanenza negli Stati Uniti rafforza i rapporti tra Stato Pontificio ed i cattolici americani, istituisce la Nunziatura a Washington, contribuisce alla fondazione del collegio nordamericano a Roma e alla regolamentazione disciplinare e organizzativa della Chiesa cattolica negli Stati Uniti. L’opera del B. negli Stati Uniti viene osteggiata dal barnabita Alessandro Gavazzi, già cappellano dei volontari pontifici, che lo accusava di essere responsabile della morte del Bassi. Gavazzi riesce a sollevare contro B. la comunità italiana negli Stati Uniti e l’eco del caso Bassi ha ripercussioni anche in Brasile. La campagna diffamatoria del Gavazzi, costringe B. a non recarsi in Brasile e lo obbliga a partire da New York nel febbraio 1854. Rientrato a Roma viene nominato Segretario della Sacra Congregazione di Propaganda Fide nel giugno 1856.

Il 18 marzo 1861 viene nominato Vescovo di Viterbo e Tuscania ed entra in possesso della sede vescovile l’8 maggio di quello stesso anno. A Viterbo B. si scontra con le resistenze del clero locale, sebbene gli studenti del Seminario abbiano scritto dei componimenti poetici in suo onore. La politica del B. era più nettamente schierata di quella del suo predecessore, il card. Pianetti. Strenuo difensore del potere temporale della Chiesa e dell’impossibilità di scindere la politica dalla religione, B. nelle sue appassionate omelie al popolo viterbese non dimentica di mettere in guardia da coloro che vogliono separare la religione dalla politica, conducendo, a suo avviso, il cristianesimo in balia di chi governa. L’opera pastorale del B. a Viterbo fu intensa. Si prese cura dei monasteri e del Seminario. Nel luglio 1861, in occasione della sua prima visita pastorale, emanò un editto per ordinare la compilazione delle risposte ad una serie di quesiti e scrisse una prima lettera pastorale. Devoto ai santi Valentino ed Ilario, dispose che venissero esposte le loro reliquie, riunite in un’unica urna; ristabilì il Monte di Pietà; emanò editti e inviti sacri per le festività e per l’amministrazione dei sacramenti e notifiche per la regolamentazione dei pubblici esercizi e delle scuole private.

Nel concistoro del 27 settembre 1861 Pio IX aveva creato B. cardinale, titolare della chiesa di Santa Maria sopra Minerva a Roma. A causa di una congestione celebrale, il B. morì a Viterbo il 6 settembre 1864.

BIBL. – Voce “Bedini Gaetano”, di S. Furlani, in DBI, vol.7, pp. 520-521; F. Pietrini, I Vescovi della Diocesi di Viterbo, Viterbo, 1949, pp. 107-108; Seminario e Collegio di Viterbo, Componimenti poetici in onore del Cardinale Gaetano Bedini, s.l., 1861; FONTI archivistiche: Centro di documentazione per la storia e la cultura religiosa-Viterbo, Quesiti per la Visita Pastorale del 1861, in Serie “Visite Pastorali”, Bedini, vol. 1; Diverse lettere pastorali nella Serie “Manifesti a stampa”, 1861-1864.

[Scheda di Isabella La Mantia – Cersal]