Brocchi Pasquale – pittore (Fermo, forse 1704-?, post 1774)

Recenti importanti e approfonditi studi sull’arte del Settecento a Viterbo e sul suo territorio hanno permesso di ricostruire, seppur parzialmente, il percorso artistico del B., pittore attivo alla metà di quel secolo e autore di diverse opere su tela, tavola e muro.

Nato a Fermo, probabilmente nei primi anni del 1700 e dove compirà la sua prima formazione artistica,  si sposta a Venezia dove rimarrà fino al 1733, anno del suo trasferimento a Viterbo.

Nel settembre del 1735 è documentato a Tuscania, dove lavora fino al 1741 per la decorazione della locale chiesa di S. Giacomo. A Viterbo, nel 1737, realizza una ricca decorazione murale sulle pareti dell’oratorio annesso alla chiesa di S. Rocco e in particolare, la pala con l’Assunzione della Vergine che ne ornava l’altare.

La sua attività artistica riguardò anche la scenografia; infatti da Carosi sappiamo che nel 1738 fu impegnato a Roma come direttore di scena nel dramma pastorale L’Alceste, rappresentato in onore del principe Girolamo Pamphili.

A Bagnaia nel 1762, su commissione della Confraternita del Gonfalone, realizzò due tavole raffiguranti la Vergine dolente e S. Giovanni evangelista che dopo varie traversie e menomazioni sono andate disperse, come purtroppo gran parte delle sue opere.

Molto preziosa, per cercare di definire la cronologia della sua carriera artistica, è la breve notizia fornitaci da Bernard Jan Hendrik Aikema, che in una sua pubblicazione sulla pittura veneziana cita “Pasquale Brocchi fu Giacomo di anni 66 attivo a S. Maria del Popolo (Roma) nel 1774”.

BIBL. – A. Carosi, Il Settecento, Viterbo 1997;  I. Faldi, Pittori viterbesi di cinque secoli, Viterbo, 1970; F. Ricci, La chiesa di S. Rocco e i suoi affreschi, in “Informazioni”, 1994, n. 11;  F. Ricci, Su Pasquale Brocchi pittore e due sue tavole dipinte a Bagnaia in Museologia e Storia dell’arte nella Tuscia, Viterbo, 2014; Pittura veneziana dal ‘400 al ‘700: Studi in onore di Egidio Martini, vol. VI, Venezia 1999.

[Scheda di Gilda Simona Pannuti-Cersal]