Cagiano de Azevedo, Michelangelo – Archeo­logo (Roma, 1 dic. 1912 – Bagnoregio, 3 nov. 1981).

Figlio del conte Antonio e di Doris Liebman, di famiglia originaria della Galizia ma presente da tempo a Bagnoregio dove possiede un palazzo e diverse proprietà, dopo gli studi superiori si laureò a Roma in legge nel 1935 e in lettere nel 1937. Svolse fra il 1943 e il 1953 attività come funzionario della Amministrazione delle Antichità e Belle Arti presso l’Istituto Centrale del Restauro. Questa esperienza, unita a una profonda cultura storica, lo portò a valorizzare l’indagine sulla materia e sulla tecnica di realizzazione delle opere d’arte e quindi a ridimensionare il metodo di stampo idealista dominante negli anni dei suoi studi universitari. Divenne professore ordinario di Archeologia e storia dell’arte greca e romana presso la facoltà di lettere dell’Università del Sacro Cuore di Milano nel 1949.

I suoi interessi scientifici per gli aspetti del tardo-antico e dell’alto medioevo, oggetto di numerose pubblicazioni e corsi universitari, lo resero protagonista nel dibattito culturale sulla definizione degli ambiti e dei metodi di ricerca dell’archeologia post-classica e sulla formulazione teorica di una tale disciplina. Va ricordato, a tal proposito, la sua relazione inaugurale del II Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana, tenutosi in diversi centri della Puglia, nel 1959. Fu direttore della Scuola di Perfezionamento in Archeologia dell’Uni­versità Cattolica e socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, dell’Istituto di Studi Romani, dell’Istituto Archeologico Germanico. In qualità di membro del Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo, nel 1965 diede un significativo impulso all’istituzione dell’insegnamento dell’archeologia medievale. In seguito a tale iniziativa, nel 1966 venne attivato il primo insegnamento di Archeologia e topografia medievale all’Università Cattolica di Milano.

Promosse importanti attività di scavo archeologico, fra le quali vanno ricordate quella a Malta, dal 1963, di cui fu direttore scientifico e quella nella chiesa di S. Andrea in Orvieto. Particolarmente significativa fu l’indagine archeologica condotta a Bagnoregio, dove vennero individuate le prime abitazioni di tradizione longobarda rinvenute in Italia. Fra il 1958 e il 1966 fu direttore di sezione della Enciclopedia Universale dell’Arte. Per i suoi meriti culturali e accademici, nel 1969 venne nominato segretario generale della Unione Accademica Nazionale, nel 1973 commissario governativo dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte e nel 1980 presidente della Unione Accademica Internazionale.

E’ stato Presidente del Centro studi bonaventuriani succedendo a Bonaventura Tecchi. In tale veste ha promosso campagne di scavo che hanno riguardato l’Alto Lazio e ha favorito la formazione, all’interno del Centro, di una Sezione giovanile del Centro studi bonaventuriani e la pubblicazione, accanto alla rivista “Doctor Seraphicus”,  della collana di “Quaderni bagnoresi” dedicati ai risultati delle ricerche sulla Bagnoregio medievale e moderna.

BIBL. – Chi è? 1956, p. 254; Cagiano de Azevedo 1986, pp. IX-LII; P. Smiraglia, Ricordo di Michelangelo Cagiano De Azevedo, in “Doctor Seraphicus”, a. XXIX (1982), pp. 3-4; Michelangelo Cagiano De Azevedo: inventario di un’eredità, Milano, Vita e Pensiero, 2012.

[Scheda di Susanna Passigli – Msl; revisione di Tommaso Bernardini – Cersal]