Costantini, Egidio – Vicario generale (Tuscania, Secc. XVI-XVII)

Nel 1623, quando il Costantini è Primicerio della Cattedrale di S. Giacomo di Tuscania, quei canonici chiedono un prestito al papa Gregorio XV di 600 scudi per poter creare degli incentivi per gli agricoltori di Tuscania per lavorare la loro proprietà che copre una superfice di 600 rubbi e che non riescono ad affittare nemmeno a cifre bassissime. Il Papa concede il prestito da restituire in otto anni con una quota annua (censo): l’atto è datato 21 marzo 1623. Urbano VIII nell’aprile 1624 concede ai canonici di versare la prima rata entro il 31 dicembre 1624. I canonici di Tuscania ritarderanno nei pagamenti e dovrà intervenire anche papa Innocenzo X per sollecitarli a pagare il loro debito.

In quello stesso anno 1624, in occasione del secondo sinodo convocato dal vescovo di Viterbo-Tuscania, Tiberio Muti (v.), il Costantini è nominato esaminatore e giudice sinodale. Nel 1632 egli scrive al  Muti perché siano determinati quali siano gli altari nella chiesa cattedrale di Tuscania visitando i quali è possibile guadagnare l’indulgenza plenaria concessa da papa Urbano VIII.

Nel 1636, alla morte del cardinale Muti, i canonici di Tuscania nominarono il Costantini Vicario capitolare per la Diocesi di Tuscania quando, sino ad allora, era stato il Capitolo di S. Lorenzo di Viterbo a nominare un unico Vicario capitolare per le due Diocesi. La questione susciterà un contrasto che durerà per decenni e si riproporrà alla morte del vescovo cardinale Francesco Maria Brancaccio e dei suoi successori. Nel 1650 il Costantini è nominato Vicario generale per Tuscania.

Un Angelo Costantini era stato Primicerio della cattedrale di Tuscania nel 1614 quando era sorta questione da parte dei Canonici di Tuscania perché il Muti aveva convocato il primo sinodo a Viterbo in quell’anno e non a Tuscania: il clero di Tuscania si era rifiutato di intervenire e l’Angelo Costantini era stato scomunicato dal vescovo.

BIBL. – G. Giontella (a cura di), Le pergamene dell’Archivio capitolare di Tuscania, Manziana, Vecchiarelli editore, 1998, p. 209, 211, 216, 218, 224, 266, 277 e Documento 93; Id., Cronotassi dei vescovi della diocesi di Tuscania. II, in “Rivista storica del Lazio”, anno V, numero 7, 1997, pp. 43-45; G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Volume  terzo. Parte prima, Viterbo 1964, p. 9, 40.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]