Dall’Osso, Paolo – Ceramista (Imola, 6 mag. 1863 –Viterbo, 30 dic. 1936)

Figlio di Giuseppe e di Annunziata Golinelli, nato a Imola il 6 maggio 1863, apprende l’arte della ceramica nella sua città natale.  Nel 1884 si trasferisce a Viterbo e collabora con la fornace Falcioni realizzando lavori importanti, vasi trattati in maniera signorile. Accetta la proposta di una ditta di Civita Castellana e diventa capo di maestranza in uno dei suoi laboratori cominciando a produrre oggetti artistici. Poi la ditta cambia impostazione ed egli si riduce a produrre oggetti di uso comune. Torna a Viterbo e con Valerio Tedeschi avvia la produzione di stoviglie in terraglia in un opificio che sorge davanti al carcere di S. Maria in Gradi. Pur rimanendo responsabile della produzione di oggetti di uso corrente, egli continua a produrre manufatti artistici che restano però all’interno della sua famiglia salvo pochissimi esemplari oggi in mostra al pubblico. E’ artefice dei quattro finestroni della cupola della chiesa di Santa Rosa a Viterbo, la facciata ornamentale della chiesa valdese di Piazza Cavour a Roma e dell’edicola tripartita della tomba di famiglia nel Cimitero di San Lazzaro a Viterbo. Si era sposato con Felice Mencaroni di Viterbo. E’ morto il 30 dicembre 1936.

BIBL. – N. Angeli, Dall’argilla al manufatto. Figuli, vasai, fornaciari e cave a Viterbo, Viterbo, 2021, pp. 65-66; G. Antonelli, L’artista Paolo Dall’Osso di Imola, in “Rassegna di attività cittadine”, Viterbo, 1937.

Scheda di Luciano Osbat – Cersal]