Gasbarri, Primo – Vescovo (Viterbo, 30 ago. 1911 – Roma, 6 nov. 1989)

Nato a Viterbo da Vincenzo e Basilia De Marchi, dopo aver studiato al Seminario di Viterbo e al Seminario regionale di Anagni, conseguì la laurea in filosofia e teologia e fu ordinato sacerdote il 29 ottobre 1933 nella chiesa dei Cappuccini di San Paolo dall’allora vescovo di Viterbo mons. Emidio Trenta.  Fu insegnante al Seminario diocesano e poi al Seminario regionale della Quercia (di Sacra Scrittura, ebraico e greco) formando così una generazione intera di preti della Tuscia. Fu assistente della Fuci, poi Canonico della cattedrale di Viterbo; è stato insegnante di Religione nelle scuole e Preside dell’Istituto delle Suore del Preziosissimo Sangue di Viterbo.

Predicatore sempre molto ascoltato nella chiesa di S. Ignazio (dove avrebbe voluto essere sepolto ma non fu possibile per l’inagibilità della chiesa), nel 1955 fu creato vescovo ausiliare per la Diocesi di Velletri; nel 1964 fu nominato amministratore apostolico della Diocesi di Grosseto-Sovana-Pitigliano che dal 1971 gestì a pieno titolo fino al 1978 quando si ritirò per motivi di salute e fu nominato Canonico del Capitolo di S. Giovanni in Laterano. Morì a Roma dopo un lungo periodo di malattia vissuta con coraggio e in maniera esemplare e, dopo i solenni funerali celebrati anche a Viterbo, fu sepolto nella tomba del clero viterbese accanto ai suoi maestri e a molti suoi discepoli.

Il vescovo Luigi Boccadoro lo definì “l’uomo delle sicurezze. Come pochi sapeva esporre la verità della fede, spiegare la dottrina cristiana, illuminare la scienza umana e interpretare gli avvenimenti del mondo”.

La Diocesi di Grosseto lo ricorda per il suo dinamismo, per il suo zelo, per la sua laboriosità alla quale si deve l’impulso dato alla formazione dei seminari e del clero, alla costruzione di nuove chiese e a tutto un fiorire di attività.

BIBL. – L. Boccadoro, Spiritualità diocesana dei vescovi e sacerdoti viterbesi (1951-1997), Montefiascone 1998, pp. 227-228; S. Del Ciuco, Viterbo. Storia della sua gente, Bolsena 1991, pp. 183-188.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]