Leoncini Lando – Storico (Orte, 15 set. 1548 – ivi, mar. 1634).

Nacque a Orte da Leone e da Gra­ziosa Ponte, una famiglia collocabile, dalle sue stes­se indicazioni, tra la piccola nobiltà locale. Da gio­vane seguì studi giuridici a Roma, anche al seguito di un protettore suo concittadino, Alessandro Mas­sari, noto avvocato nel foro romano di cause crimi­nali, civili ed ecclesiastiche e commissario aposto­lico a Bologna nel 1563.

La sua base culturale giu­ridica traspare chiaramente nell’impostazione dei suoi studi storici. Fu poi al servizio, probabilmente come segretario, di Orazio Borghese, con la cui fa­miglia mantenne buoni rapporti anche dopo la mor­te del noto personaggio. Dal 1576 figura tra gli ec­clesiastici di Orte, e tre anni dopo risulta ricoprire la carica di canonico della cattedrale e priore della chiesa di S. Pietro in Orte, nonostante la sua fre­quente presenza a Roma ancora negli anni Ottanta del secolo, alla quale farà seguito la definitiva resi­denza a Orte.

Nel 1584 si avvicinò alla ricerca sto­rica redigendo una lunga relazione sulla chiesa di S. Pietro e sulla cattedrale in occasione della visita pa­storale del nuovo vescovo di Orte e Civita Castella­na, Andrea Longo. Ma il lavoro, proseguito ben ol­tre, si trasformò in un’enorme raccolta di dati per la stesura di una «memoria storica» di Orte, dei centri della sua diocesi e dell’unita diocesi di Civita Ca­stellana, nonché dei vari luoghi limitrofi della Tu­scia, dell’ Umbria e della Sabina.

L’opera (Fabrica Ortana), alla quale L. lavorò fino alla morte, avve­nuta in Orte nel marzo 1634, ha avuto solo un som­mario ordinamento ed è quindi rimasta inedita; ciò nonostante essa rappresenta, con i suoi quattro vo­lumi manoscritti, 3150 pagine, un’importante e spesso unica fonte storica per una vasta area e per varie discipline. Particolarmente preziose sono le scrupolose analisi eseguite su molte fonti archivi­stiche medievali oggi non più esistenti, nonché l’in­tera trascrizione di opere altrimenti perdute, tra le quali l’elegia Ad amicum di Simone Fei, come pure molto utili e precise sono la cronaca di avvenimen­ti e le descrizioni di luoghi e usi coevi all’autore.

BIBL. – Gioacchini 2001; Barlozzetti 2003, pp. 107-82; Zup­pante 2006a.

[Scheda di Abbondio Zuppante – Ibimus]