Ligustri, Tarquinio – Pittore (Viterbo, batt. 8 ago. 1564 – ante 1621).

Si formò probabilmente nei can­tieri di Villa Lante a Bagnaia e di palazzo Farnese a Caprarola, come giovane apprendista. Compare come artista retribuito nel più importante cantiere tardo-manieristico della città, la sala Regia del pa­lazzo dei Priori (1587), collaborando con Baldas­sarre Croce prima, e poi, nel 1592, in maniera auto­noma, decorando il soffitto della sala con raffigura­zioni dei castelli soggetti anticamente a Viterbo, che testimoniano la penetrazione di modelli fiammin­ghi, soprattutto di Paul Brill, in città; al suo nome è affiancato sempre, nel cantiere del palazzo dei Prio­ri, quello del concittadino Ludovico Nucci, di cui, tuttavia, non si conosce attività al di fuori di Viter­bo.

Nel 1596 raffigurò in due incisioni la Città di Viterbo e la Villa di Bagnaia. Tra la fine del sec. XVI e gli inizi del XVII si trasferì a Roma, dove operò, documentato, tra il 1599 e il 1603 nella chiesa di S. Vitale, nel 1600 a palazzo Mattei, nel 1606 a palaz­zo Paravicini e nel 1607 nella cappella di Prospero Alli in S. Marcello. Quest’ultima rappresenta l’ope­ra più tarda del pittore finora conosciuta: Baglione afferma che morì a Roma durante il pontificato di Paolo V. Visto il silenzio delle fonti sulla sua attivi­tà successiva al 1607, è probabile che sia morto in­torno alla fine del primo decennio del Seicento.

Va­lido paesaggista, sensibile alla trasformazione del gusto in senso naturalistico, avvenuta nell’ultimo quarto del Cinquecento a Roma e nell’Alto Lazio, si indirizzò successivamente alla realizzazione di quadrature e prospettive, soprattutto negli affreschi di palazzo Mattei e nella cappella Alli Maccarani di S. Marcello, dimostrando di saper cogliere le più ag­giornate tendenze estetiche della sua età. Di recen­te gli è stata attribuita (Sickel) la galleria «prospet­tica» di palazzo Massimo alle Colonne.

BIBL. –  Faldi 1970, pp. 54-55; Carosi 1988b, pp. 12-17, 21, 30-33, 40-52, 101; Guerrieri Borsoi 2000; Bonelli 2001c; Ni­colai 2001; Sickel 2002.

[Scheda di Laura Pace Bonelli – Ansl]