Manni Giuseppe Angelo – Ingegnere aeronautico (Orte, 12 lug. 1884 – Roma, 4 dic. 1952).

Primogenito del conte Virgilio e di Ada Ciani, frequentò l’Accademia Militare di Modena come ber­sagliere ed entrò negli specialisti del Genio che costituirono il primo corpo di dirigibilisti. Partecipò alla guerra di Libia nel 1911 a Tripoli e Bengasi costruendo hangar e come ufficiale di bordo; succes­sivamente, nell’Egeo, preparò avventurosamente un volo su Istanbul annullato per il sopraggiunto armistizio italo-turco del 1912.

Partecipò quindi come comandante di dirigibile all’inizio della Prima guerra mondiale, per passare poi all’organizzazione e al comando del 3° gruppo antisommergibili della Marina in Sicilia e Calabria. Nel 1919 sposò Adelaide Reali e nel 1922 si laureò in ingegneria aeronautica, ambito nel quale fu il principale pioniere italiano. Nel 1923 ebbe l’incarico di creare la Rete aereologica e traffico aereo nazionale, il futuro Servizio Meteorologico dell’Aeronautica, che rese operativo in un anno.

Con l’istituzione della nuova Arma aeronautica gli venne affidato il comando del 7° stormo da bombardamento notturno a Lonate Pozzolo, e nel 1927 ebbe da Umberto Nobile l’offerta di partecipare come vicecomandante alla spedizione che egli andava preparando per sorvolare il Polo Nord con il dirigibile Italia. L’offerta non ebbe seguito perché il M. pretese il comando in prima dell’aeromobile lasciando al Nobile la direzione scientifica dell’impresa.

Fu invece chiamato nella commissione d’inchiesta istituita per far luce su quella famosa sciagura. Nel 1929 fu promosso generale, ebbe il comando della Zona Aerea di Milano e successivamente, a Roma, la direzione del Demanio aeronautico. Nel 1932, all’apice di una carriera che non gli consentiva ulteriori successi, lasciò ancora giovane il servizio attivo ma, dal 1934 al 1943, restò vicino all’Arma Azzurra come presidente dell’ONFA, l’Opera Nazionale per i Figli degli Aviatori.

Da civile venne quindi chiamato, per la sua grande competenza, all’elaborazione dei codici militari presso la Camera delle Corporazioni e in seguito fu incaricato come vicepresidente della Corporazione metallurgia e meccanica e presidente del Comitato intercorporativo per l’automobile. Fu insignito delle onorificenze di Grande ufficiale della Corona d’Italia e dell’Ordine della Stella Coloniale, nonché di Cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro. Con la sua cittadina d’origine, Orte, dove ancora viveva parte della famiglia, mantenne un rapporto privilegiato, con una frequente presenza, e favorì la creazione nel 1928 di un importante deposito aeronautico.

BIBL. – Gioacchini 1961 ; Pirro – Giansanti 2005.

[Scheda di Abbondio Zuppante – Ibimus]