Mellini Savo – Cardinale (Roma, 4 lug.  1644 – ivi, 10 feb. 1701).

Figlio del nobile romano Mario e di Ginevra di Neri Capponi, ab­bracciò la carriera ecclesiastica e fu prelato della Curia romana, con importanti incarichi (segretario della Congregazione del Buon Governo) e dignità. Fu nominato Nunzio a Madrid e creato arcivescovo di Cesarea in partibus nel 1675. Durante la nunziatura apostolica in Spagna, da lui tenuta per dieci anni (1675-1685), fu nominato cardinale (1° sett. 1681) e vescovo di Orvieto.

Le difficoltà finanziarie incontrate durante la nunziatura e successivamente – al punto che la sua famiglia si trovò gravata da pesanti debiti – lo consigliarono a risiedere nella sede della sua Diocesi dove fu ricordato prevalentemente per lavori di abbellimento ad edifici religiosi tra i quali a Bolsena una cappella dedicata al miracolo del Corpus Domini oltre che per un sinodo rimasto inedito celebrato nel 1688.

In seguito fu ve­scovo delle diocesi di Sutri e Nepi (dal 17 maggio 1694 alla morte). Nello stesso 1694 condusse una visita pastorale nella diocesi sutrina alla quale die­de molte cure, favorendo la pubblicazione di scrit­ti devoti e morali di autori locali. Nel 1698 ebbe in dedica la Lucerna moralis (Roma, 1698) del frate domenicano Pier Martire Petrucci del convento di S. Tolomeo di Nepi; l’anno dopo un altro religioso dello stesso convento, Raimondo Cenci, gli dedicò un libretto sui Miracoli e gratie fatte dalla SS. Vergine del Ro­sario (In Roma, 1699).

In seguito a una grave ustione (gen. 1701) morì in Roma nel suo palazzo ai SS. Apostoli e fu sepolto a S. Maria del Popolo nella tomba da lui medesimo fattasi due anni prima, «compianto da molti et in specie da’ creditori, che non haveranno dove sodisfarsi di ottanta e più mila scudi che ha lassato di debiti» (Valesio), in parte per i suoi ec­cessivi atti di beneficenza.

Il capitolo della catte­drale di Sutri lo commemorerà con una iscrizione onorifica posta nella cattedrale nel 1747.

BIBL. – Valesio, I, pp. 281 -282, 294, 295, 296; Marocco, XIV, p. 146; Moroni, xlv, pp. 142-143; Forcella, I, p. 394; Bittner – Gross 1936, p. 387; HC, v, pp. 133 , 286, 398; D’Orazi 1991, nn. 93, 96; Lalli 2003, nn. 196, 763; DBI, vol. LXXIII, pp. 346-349.

[Scheda di Saverio Franchi – Ibimus; integrazione di Luciano Osbat – Cersal]