Petrucci, Giuseppe – Orefice (Viterbo, 1710 circa – Viterbo, 17 ott. 1786)

Era figlio di Giovan Antonio e di Caterina Ciuffoni ed era nato intorno al 1710. Nel 1747 aveva sposato Angela Maria Danielli di Vincenzo. Aveva imparato il mestiere dal padre e aveva svolto una proficua attività nel settore dell’oreficeria. Nel 1752, essendo Console degli orefici e bollatore di Viterbo, fu costretto a notificare l’avvenuta vendita da parte di Domenico Buzi, attivo nella bottega degli orefici Campanari, di alcune posate prive di bollo. Nel 1753 fu chiamato in causa dal nobile Lorenzo Primoni il quale aveva affidato all’orefice alcuni diamanti per formare una croce per donna, non aveva ricevuto l’oggetto e non riusciva a farsi restituire i diamanti. Il Petrucci si difese dicendo che il vetturale al quale aveva affidato le pietre perché fossero lavorate a Roma, se ne era appropriato e le aveva vendute.

Nello stesso anno (1753) realizza un calice in lamina di bronzo, sbalzato, cesellato, inciso e dorato conservato nella diocesi di Sabina – Poggio Mirteto.

Nel 1767 aveva ceduto la sua bottega a Valentino Campanari. Era morto il 17 ottobre 1786.

BIBL. – N. Angeli, Orafi e argentieri a Viterbo, Viterbo 2015, pp. 91-92.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]