Rossi Danielli Luigi – Archeologo (Viterbo, 1870 – ivi, 10 mag. 1909)

Diplomato agrimensore, fu autodidatta in materia di archeologia e di storia antica: la grande passione profusa nelle ricerche sul territorio viterbese lo portò a risultati di notevole interesse, “conducendo con competenza vere e proprie campagne di scavo” (Emiliozzi, p. 15).

Nel 1899 il R. rinvenne tombe etnische del periodo arcaico nelle località di S. Francesco e Pianaccio, presso Viterbo; tra il 1900 e il 1901 eseguì una prima serie di escavazioni nel territorio di Ferento, già oggetto di ricerche da parte di studiosi locali; proseguì gli scavi a Pianicara (1902) e in località Poggio Montano (1903), quindi a Santa Caterina e nei territori di Montefiascone, Vetralla, Blera e Barbarano Romano.

Nel 1903, a seguito di un incidente di caccia, perse il braccio destro. Riprese l’attività di scavo nella zona di Ferento nel 1908, interrotta a seguito della morte prematura a soli 39 anni.

Il suo nome rimane eminentemente legato a Ferento, per le ricerche effettuate nelle necropoli situate in corrispondenza dell’abitato etrusco ed etrusco romano (Ferentium), e presso il teatro e le terme di quest’ultimo.

Nelle “Memorie” del Medichini si annota, alla data della morte, che il R. era stato suo concamerata nel Seminario di Viterbo e si aggiunge: “Era giovine di molto ingegno e di cultura specialmente di cose antiche, attivissimo benché fosse privo della destra amputatagli alcuni anni fa per una casuale colpo di fucile. Aveva scoperta la Via Ferentana che congiungeva Ferento colla Cassia. Eravamo d’accordo che saremmo andati a vederla. [Lascia] la vedova Rosa Calcagnini e tre figliolette” (pp. 1164-1165).

Con Augusto Gargana, Andrea Scriattoli e Cesare Pinzi fu promotore delle Società per la conservazione dei monumenti e Pro Ferento; collaborò alla redazione del “Bollettino Storico Archeologico Viterbese”. Alla sua morte le raccolte che formavano la sua collezione privata furono donate al Museo Civico di Viterbo; il materiale documentario riguardante gli scavi – appunti, disegni, fotografie – fu riordinato e dato alle stampe solo in parte alcuni decenni dopo.

Opere: Ferento, Viterbo 1910; Vetralla, necropoli di Poggio Montano, in “Notizie degli scavi”, Roma 1915; Gli Etruschi del Viterbese: scavi disegni, foto e studi editi ed inediti, Viterbo 1959.

BIBL. e FONTI – “Diario pel capitolo di S. Angelo e per la Parrocchia del medesimo” [più noto come “Memorie”], pp. 1164-1165. Scriattoli 1915-1920, pp. 382, 416-417, 421, 441; Rossi Danielli 1959; Emiliozzi 19734; Di Lorenzo 2000; Galeotti 2002, pp. 179, 191, 232-234, 304, 460, 523, 530, 561.

[Scheda di Raffella Catini – Ansl; integrazione di Luciano Osbat – Cersal]