Spagnoli – Famiglia (Viterbo, Secc. XV-XVII)

La famiglia fu iscritta all’Albo del patriziato viterbese nel 1495 e la sua presenza in Città è relativamente breve e poco documentata. Giovanni Battista di Francesco Spagnoli o dello Spagnolo era domiciliato nella contrada San Faustino e con testamento del 3 luglio 1457 faceva erede la propria sorella Caterina. Un Nicola Spagnoli di Pietro era nell’elenco dei malati di peste che causò tante vittime a Viterbo tra il 1448 e il 1451 e si disse che la sua miracolosa guarigione avesse fatto seguito alle sue suppliche rivolte a santa Rosa. Il nome di Lorenzo Spagnoli di Vetralla, abitante a Viterbo, compare in un atto del 30 giugno 1482 mentre quello di Pietro Spagnoli di Vetralla abitante anche lui a Viterbo risulta in un documento del 18 gennaio 1485. Nel 1486 si ha notizia di un Giovanni Spagnoli di Pietro, padre di quel Pietro che era vissuto nella prima metà del XVI secolo ed è riconosciuto come il capostipite della famiglia.

Da Pietro discesero Ascanio, Michelangelo che era un tessitore e contrasse matrimonio con Bernardina Gnazza; Salvatore che si distinse nel mestiere di fabbro ferraio e nel 1591 era tra i Rettori dell’Arte dei fabbri. Con testamento del 3 marzo 1591 chiamava all’eredità la figlia Felice, Pietro e Ascanio. Pietro nel 1625 risultava tra i Rettori e ufficiali dell’Arte dell’agricoltura; nel 1626 era tra gli Ufficiali dell’Ospedale Grande; nel 1607 si era sposato con Plautilla Musacchi  senza avere discendenti. Felice sposò Giulio Menicozzi ereditando i beni della famiglia con l’obbligo di aggiungere al proprio cognome quello del marito originando la linea Menicozzi Spagnoli. Nel 1629 Felice, insieme con i figli, faceva redigere l’inventario dei beni del fu Pietro Spagnoli, suo fratello.

BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo 2003, pp. 496-497.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]