Teodoli (Theodoli), Mario –  (Roma, 1601 – Ivi,  27 giu. 1650)

La famiglia era di origini di Forlì trapiantata a Roma nel XVI secolo. Mario era figlio di Theodolo Theodoli, marchese di S. Vito Romano, e di Flavia Fani, esponente di una importante famiglia di Tuscania. Abbracciata la carriera ecclesiastica, era diventato Governatore di Terni nel 1626, poi di Cesena, di Orvieto, di Camerino, di Ancona e di Viterbo (nel 1633-1634). Era stato affiancato a Prospero Caffarelli (dice il Bussi) nella lotta contro il dilagare dell’epidemia di peste ma il suo compito fu soprattutto quello di far pagare ai viterbesi quello che era stato deciso a ripiano delle spese straordinarie sostenute proprio a causa della peste (che a Viterbo non giunse in quegli anni). Successivamente divenne Chierico di Camera nel 1638 e nel 1642 fu Auditore generale della stessa Camera. Prefetto dell’Annona nel 1637 e nel 1643. Nel 1643 fu creato Cardinale e l’anno successivo eletto Vescovo di Imola. Muore a Roma il 27 giugno 1650

Bibl.: C. Weber, Legati e Governatori dello Stato pontificio (1550-1809), Roma 1994, p. 43i, 946;  F. Bussi, Istoria della città di Viterbo, Roma 1742, p. 392; HC , IV, Padova, 1967, p. 26, 209; DBI, vol 95,  Roma 2019.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]