Ugoni – Famiglia (Viterbo, Secc. XV-XVII)

Originaria di Firenze la famiglia si trasferisce a Viterbo nella prima parte del XV secolo con Ugone di Albizzo che si dedicò alle attività commerciali ma fu anche amministratore pubblico e ottenne l’iscrizione alla nobiltà viterbese nel 1425: era stato Tesoriere generale della Provincia del Patrimonio nel 1431-1432 e ancora nel 1445 e nel 1447. La sua attività commerciale era svolta in contrada San Biagio e fu rilevata poi dal figlio Pietro. Da Pietro e Angelica Nangeli nacque un nuovo Ugone che nel 1493 era in una società che si occupava di trasporti e commerci via mare. Da Ugone e da Andrea di Ludovico nacquero più figli e tra questi Innocenzo che si laureò in legge e fece parte dell’amministrazione cittadina; Pietro che nel 1518 sposò Girolama Fiorenzoli ed ebbe Nicola che fu notaio (nel 1550); Innocenzo che si laureò in legge: divenne conte Palatino ai tempi di Leone X e nel 1551 faceva parte dei priori e conservatori di Viterbo. Aveva sposato Emilia Verreschi avendo Valeria (che sposò il notaio Fausto Sacchi),  Francesco che aveva combattuto contro i Turchi e nel 1573 era a Napoli; nel 1579 era nell’amministrazione dell’Ospedale comunale; nel 1583 era incaricato di funzioni pubbliche dal Comune  e nel 1587 era priore e conservatore di Viterbo; aveva sposato Sulpizia Sacchi da cui erano nati Innocenzo che nel 1587 era stato bandito dalla città perché accusato di omicidio; nel 1619 era ancora vivente; Pietro che si dedicò all’esercizio delle armi e divenne capitano; nel 1608 era a Bari; nel 1612 era già morto probabilmente a Napoli dove vivevano la vedova Maria Vanil e la figlia Giovanna. Maria Vanil aveva lasciato una dote per il mantenimento della figlia che solo nel 1619, quando essa stava nel Monastero viterbese dei Santi Simone e Giuda, fu recuperata dallo zio e tutore Innocenzo Ugoni. Giovanna nel 1620 si era sposata con Giuliano Serpieri e nel 1642 la donna insieme al figlio Andrea viveva ancora a Viterbo. Con lei si è estinta la famiglia. La loro abitazione era presso le nuove carceri in contrada Sant’Angelo in Spatha.

BIBL. e FONTI – Archivio storico del Comune di Viterbo, Serie “Bandi ed editti”, Fld. 3, doc. 274. N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 543-544.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]