Virbono (Omobono) – Vescovo (Tuscania, secc. VI-VII)

Gli studiosi più accreditati indicano V. (secondo altri il nome sarebbe Omobono) tra i primi vescovi di Tuscania. Egli si sottoscrive come episcopus Tuscanensis nel Concilio romano II del 595 e in quello romano del 601. “Sebastiano Dini, segretario comunale di Tuscania nella prima metà del Settecento, afferma di aver letto, nell’Archivio di Abbadia S. Salvatore sul Monte Amiata, un manoscritto (n. 16 dell’inventario) in cui è riportata una lettera del papa s. Gregorio Magno, con la quale informa l’abate di S. Salvatore, Giovanni Persiano, sui risultati del concilio romano II del 595, e, tra l’altro, gli racconta che al concilio è intervenuto anche Virbono, vescovo di Tuscania…” (Giontella, pp. 9-10). La lettera però è probabilmente un falso.

Il papa era riuscito ad avere prima una tregua e poi, con la mediazione della regina Teodolinda, una pace generale con i longobardi che dominavano quella parte della Tuscia che rimaneva soggetta ecclesiasticamente a Roma come appunto la Diocesi di Tuscania.

BIBL. – G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Vol. I, Viterbo 1907, pp. 50-51; G. Giontella, Cronotassi dei vescovi della diocesi di Tuscania, in “Rivista storica del Lazio”, Anno V, n. 6 (1997), p.  9-10)

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]