Bottega italiana, 1490-1510, marmo bianco (cm. 170×101)
Il tabernacolo per l’Olio santo è collocato nella navata di destra della chiesa cattedrale di San Lorenzo a Viterbo. A Pampalone lo descrive a forma di tempietto, composto da due pilastrini con ornati sorreggenti l’architrave, con decorazioni a festoni di frutta, su cui poggia il tempietto dove, al centro, figura una testa di cherubino. I due pilastri inquadrano una porticina vista in prospettiva: sullo sfondo due angeli in piedi sono in atto di adorazione. Sono lavorati a rilievo così come le cinque teste di cherubini che ornano la parte superiore. Sulla porticina è scritto “Sacra Olea”. Lavoro di discreta fattura, nel complesso un po’ provinciale, anche se gli intagli si rivelano di tono elegante. Lo schema non esce dai tipi adottati in latri tabernacoli, diffusi nelle chiese della stessa Viterbo e comunque della zona come, ad esempio, nel San Francesco di Vetralla[1].
[1] SBAS, A. Pampalone, 12/00070577.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]
Dal web: Catalogo BeWeB