Scarsella Pietro, sec. XVII, Gesù Cristo morto, legno dipinto, cm 153.0×42.0 (HxL)

La cappella di S. Lucia nella basilica con-cattedrale del Santo Sepolcro di Acquapendente ha una finestra ad occhio di bue al centro dell’abside sotto il quale ha preso posto un gruppo statuario di indiscusso valore artistico.

Il gruppo scultoreo comprende un “Cristo morto” scolpito dal perugino Pietro Scarsella[1], opera lignea di notevole pregio artistico del XVII secolo, che si venerava prima nella chiesa di S. Stefano, e due grandi statue in cotto raffiguranti l’Addolorata e s. Giuseppe d’Arimatea mentre si apprestano ad avvolgere il corpo di Cristo nella sindone, anche questa in terracotta.

Il corpo di Gesù giace sopra un materassino in cotto, adagiato sulla sindone. La Madonna che stringe nelle sue mani, unite sul petto, le cocche del lenzuolo, sta fissando il corpo del Figlio, mentre Giuseppe d’Arimatea, a destra, con il lenzuolo allargato dalle braccia aperte, non sa staccare lo sguardo dalla divina salma di Gesù[2].

[1] Scarsella Pietro, sec. XVII, Gesù Cristo morto, legno dipinto, cm 153.0×42.0 (HxL) [EKT0028]

[2] A. Agostini, Le chiese di Acquapendente, Acquapendente 1987, pp. 38-39.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]