Alberini Filoteo – Inventore, pioniere del cine­ma (Orte 14 mar. 1867 – Roma 11 apr. 1937).

Per­sonalità poliedrica di grande ingegno, inventore, fu tra i principali fondatori del cinema italiano, sia per gli aspetti tecnici che per quelli industriali e com­merciali. Figlio di Raffaele, commerciante, e di Candida Vecchiarelli, frequentò le scuole superiori a Viterbo e a Roma, dove si manteneva lavorando, e da autodidatta si interessò di fotografia.

Durante il servizio militare nel Genio, a Firenze, inventò un nuovo procedimento per fotoriproduzione carto­grafica su lastre di zinco molto più economico di quello in uso, subito adottato dall’Istituto Geogra­fico Militare e da numerosi altri enti. Anni dopo, nel 1899, gli verrà attribuita per questo la medaglia d’oro all’Esposizione Fotografica di Firenze.

Ri­masto a Firenze dopo il congedo militare, costruì e collaudò tra il 1894 e il 1895 il Kinetografo Albe­rini, la prima macchina da presa (e proiezione) ita­liana. L’apparecchio venne brevettato nel nov. 1895, a pochi mesi dall’invenzione dei fratelli Lu­mière la cui concorrenza ne limitò la diffusione. Si dedicò quindi con molto successo all’apertura a Fi­renze (Sala Edison, 1901) e a Roma (Cinema Mo­derno all’Esedra, 1904) delle prime vere sale cine­matografiche stabili, più confortevoli ed economi­che dei precedenti tentativi sperimentali, ponendo le basi per il decollo popolare e industriale della nuova arte. Con un amico di Orte, Dante Santoni, fondava infatti nel 1905 il primo stabilimento ita­liano di produzioni cinematografiche Alberini & Santoni, fuori Porta S. Giovanni, a Roma. Nel pri­mo anno di produzione la società realizzò una doz­zina di film, tra i quali La presa di Roma, primo film storico italiano, con riprese in teatro di posa e scene di massa all’aperto, sui luoghi dell’evento di Porta Pia. Ma già dall’anno successivo si rese ne­cessario l’apporto di maggiori capitali e l’attività si trasformò nella società Ines, nella quale A. resterà direttore tecnico-artistico.

La Ines divenne in breve tempo una delle primarie case di produzione mon­diali, con filiali a New York (1907), Londra, Berli­no e Barcellona ( 1909), Parigi, Mosca e agenzie in tutto il mondo. La storica società, che ha avuto va­rie interruzioni di attività, si è ricostituita nel 2006. Tra le sue attività, A. proseguì nella ricerca tecnica cinematografica brevettando varie ulteriori inven­zioni, due delle quali trovarono applicazione prati­ca: una pulitrice meccanica per pellicole (1907) e, soprattutto, il cinema panoramico, perfezionato tra il 1911 e il 1929.

Quest’ultimo brevetto, ceduto a una società statunitense nel 1926, è stato sfruttato dal cinema americano a partire dagli anni Sessanta con i nomi di Todd-A-O, technirama, cinemasco­pe, e, con il campo visivo di doppia dimensione, ha facilitato la rielaborazione del fotogramma aprendo la strada alla produzione degli odierni effetti spe­ciali. La morte pose fine agli ultimi studi dedicati al cinema stereoscopico.

BIBL. – Cines 1956; Roberto Rebora in DBI, 1, p. 660; Ber­nardini 1980, pp. 203-206; Omaggio a Filoteo Alberini pio­niere del cinema italiano, Orte, Ente ottava medievale di Orte, 1985; Brunetta 1991, pp. 1,26; Brunetta 1993, pp. 129­135; Pantieri 1994; Lombardi 2008.

[Scheda di Abbondio Zuppante – Ibimus]