Alibrandi (Alibrandi Valentini) – Famiglia (Civitavecchia, Secc. XVIII-XX)

Originaria del territorio di Cascia e inclusa nella nobiltà locale, la famiglia si era trasferita a Civitavecchia nella prima metà del Settecento e qui svolse ruoli importanti nella vita civile e in quella ecclesiastica, arrivando ad acquistare vasti fondi agricoli e avviando proficue attività commerciali. La famiglia assunse atteggiamenti favorevoli alle idee della Rivoluzione: da Flavio, che era stato Console a Roma durante la Repubblica romana (1798), era nato Pietro (1719-1783) che fu Vicario generale a Civitavecchia in rappresentanza del vescovo di Viterbo-Tuscania. Da Giuseppe fratello di Flavio, possidente, era nato Ilario Francesco che sostenne apertamente la Repubblica e i francesi e fu Senatore del Dipartimento del Cimino (nel 1798). Quando i francesi attaccarono Civitavecchia il padre di Ilario Francesco fu fatto prigioniero e posto sulle mura della Città per ribadire l’ostilità della Città. I francesi prevalsero e gli Alibrandi ritornarono con tutti gli onori in Città. I figli di Ilario Francesco furono Pietro Mattia che fu nel Consiglio comunale di Civitavecchia e Gonfaloniere nel 1827-1828; altro figlio fu Angelo Antonio che fu anche lui Gonfaloniere nel 1826, poi Console del Brasile (1834-1837) e aveva sposato Serafina Guglielmotti. La famiglia Alibrandi fu al centro della vita economica di Civitavecchia nel corso dell’Ottocento con i discendenti di Giovanni Battista, fratello di Ilario Francesco, che aveva sposato Anna Pantanelli di Palestrina, da cui erano discesi Giuseppe (1805-1865) che aveva sposato Anna Valentini (1808-1847) che poi aveva avviato il cognome Alibrandi Valentini; da questa coppia era nato Raffaele e i suoi figli che furono Giuseppe e Bernardo. Il bel palazzo ottocen­tesco dei Valentini su via Gregoriana (oggi corso Centocelle), ben restaurato dopo i danni subiti nei bombardamenti della seconda guerra mondiale passò agli Aliprandi Valentini. Le maggiori proprietà degli A., oltre alla vigna già Vidau presso le mura, erano a sud di Civitavecchia verso Capo Linaro e l’oggi distrutta Torre Chiaruccia: ampia tenuta con casale sui luoghi dell’antico Castrum Novum, oggi in parte urbanizzati e for­manti il rione A. del Comune di Santa Marinella. Gli A. Valentini sono tuttora presenti a Civitavec­chia.

BIBL. – C. Calisse, Storia di Civitavecchia, Firenze 1936 (Forni, ris. an. 1973), p. 385, 566, 625, 638, 646, 647, 659, 678, 684;  V. Vitalini Sacconi, Gente, personaggi e tradizioni a Civitavecchia dal Seicento all’Ottocento, Civitavecchia 1982, voll. I-II, pp. 264 e passim; Fabbi 1975, p. 89; O. Toti, E. Ciancarini, Storia di Civitavecchia, vol. IV,  Civitavecchia 2000, ad vocem.

[Scheda Redazione Ibimus e di Luciano Osbat – Cersal] [/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]