Almagioni – Famiglia (Viterbo, Secc. XVII-XVIII)

Famiglia di provenienza bergamasca, è iscritta al patriziato viterbese nel 1649. Pietro Antonio è in città all’inizio del secolo quando esercita l’arte del mercante e sposa Virginia Tizzani e poi Adriana Pascalucci. Alla sua morte lascia una cospicua eredità ai suoi figli dei quali Alessandro è dottore in utroque iure ed è nobile presente alla proclamazione del sinodo diocesano di Viterbo del 1649; Oridia è monaca al Monastero della Visitazione mentre Bonifacio sposa Flaminia Avanza che prosegue la famiglia. Una figlia di Bonifacio e Flaminia è monaca nel Monastero di S. Simone mentre il figlio Giovan Battista, in un atto del 1677, è detto “nobile e illustre”. Nel 1685 Flaminia viene sollecitata a completare a sue spese la cappella dedicata a S. Carlo nella chiesa di S. Maria Nuova. La famiglia aveva sepoltura nella chiesa di S. Francesco. Un Almagioni risulterebbe presente nelle dichiarazioni del Catasto Piano alla fine del XVIII secolo.

BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Volume I, A – B, Viterbo 1992, pp. 20-21; Constitutiones editae in Dioecesana Synodo… Die XXI Novembris MDCXXXXIX, Viterbii, Apud Marianum Diotallevium, MDCL, p.21.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]