Angelo da Bolsena – Religioso (Bolsena, Sec. XV).
Nato a Bolsena, era entrato tra i frati minori dell’Osservanza nella Provincia Romana e fu designato da Callisto III nunzio e collettore delle decime per la crociata, dapprima nelle città e diocesi di Sutri, Nepi, Civita Castellana, Orte, Orvieto (3 sett. 1455) e, poco dopo, nelle diocesi di Frascati, Palestrina, Sabina, Tivoli, Rieti, Temi, Nocera Umbra, Amelia e per le abbazie di Farfa e Subiaco. Fu Procuratore generale del suo Ordine presso la Santa Sede dal 1456 al 1464.
Dal 1457 divenne vicario della Provincia Romana. Fece anche parte della commissione degli Osservanti istituita per discutere le possibili condizioni di convivenza con i conventuali (1458). Anche i papi successivi lo tennero in grande considerazione. Pio II Piccolomini gli confermò l’incarico di commissario per la crociata anche in altre diocesi e regioni d’Italia (1460); in seguito lo nominò predicatore della crociata nel Patrimonio di San Pietro (23 nov. 1463). Anche Sisto IV lo confermò nelle sue cariche aggiungendo la nomina ad Inquisitore generale.
Rimasto sempre legato alla natia Bolsena, A. la favorì molto, ottenendole condoni pecuniari dalla Camera Apostolica (1472) e la facoltà di tenere annualmente una fiera di quindici giorni (1473). Ebbe la concessione dell’ospedale di S. Antonio, sito a metà strada tra Bolsena e Montefiascone sulla via di Roma, curandone l’ampliamento e l’unione con l’ospedale di S. Cristina in Bolsena. Visse a lungo nel convento romano dell’Aracoeli, ma fu anche guardiano di S. Maria del Paradiso a Viterbo (1472). Le ultime notizie su di lui sono datate al 9 gen. 1477, quando si trovava nel convento francescano di Fonte Colombo presso Rieti.
Bibl.: R. Pratesi, voce Angelo da Bolsena, in Dizionario biografico degli italiani, Vol. III, Roma 1961; O. Sartori, voce Angelo da Bolsena, in Dizionario storico biografico del Lazio, Vol. I, Roma 2009; C. Dottarelli, Storia di Bolsena, Orvieto 1928, pp. 335-336, 349-351, 609.
[Scheda di Redazione – Cersal]