Arieti, Italo – Medico, Studioso (Tuscania, 10 ott. 1933 – Viterbo, 1 feb. 2017)
Nato a Tuscania il 10 ottobre 1933, figlio di Evandro e di Ildegarde Codanti si era trasferito a Viterbo dopo le scuole superiori; si era laureato in Medicina alla Sapienza a Roma e poi aveva fatto la specializzazione in Pediatria. E per tutta la vita è stato in primo luogo un pediatra che ha esercitato la sua professione a Viterbo, all’Ospedale grande, dove ha avuto come primario il prof. Franco Cordelli. Nel 1963 si è sposato con Anna Maria Ricci.
Oltre la medicina la sua passione è stata la storia e le tradizioni della Tuscia che lo ha portato a raccogliere una gran quantità di materiale, sia dalle fonti orali che da quelle scritte, sulla storia dell’alimentazione nel nostro territorio che sono confluite in opuscoli sulla cucina viterbese che poi sono stati raccolti in un volume. Le prime pubblicazioni sono apparse nella rivista “Civiltà della tavola. Accademia italiana della cucina” e poi in “Tuscia” che egli aveva voluto pubblicare a partire dal 1973 per far conoscere la Tuscia in tutt’Italia e fuori. Una prima raccolta dei suoi articoli è uscita con il titolo Tuscia a tavola: ricette, curiosità, tradizioni gastronomiche della provincia di Viterbo, Viterbo EPT, tra il 1984 e il 1986. Una seconda edizione con lo stesso titolo e che aveva un’appendice sui vini di Sandro Vismara e Giovanni Russo è stata pubblicata nel 1987 (Viterbo, Quatrini, 1987). Sono seguite poi altre edizioni fino all’ultima (la settima) con il titolo Tuscia a tavola. Ricette, curiosità, prodotti, tradizioni gastronomiche della provincia di Viterbo, Viterbo, 2009.
Tutte le sue ricerche sono poi confluite nella Enciclopedia gastronomica, in tre volumi (pubblicata tra il 2008 e il 2011) e nel più recente La cucina della Tuscia. Storia e ricette (Roma, Tarka, 2014) con Presentazione di Sandro Vismara e Prefazione di Gian Tommaso Scarascia Mugnozza. Altro libro di grande successo è stato Erbe della Tuscia nel piatto: ricette, usanze, storie, curiosità, Viterbo, Agnesotti, 2006.
E’ stato Assessore al Comune di Viterbo, Presidente dell’Ente Provinciale del Turismo, Presidente dell’Istituto Autonomo Case Popolari, Membro dell’Assemblea del Consorzio per la promozione dell’Università della Tuscia, Delegato Onorario dell’Accademia Italiana della Cucina, candidato a Sindaco a Viterbo nel 2001. Tra le iniziative da lui promosse, oltre l’uscita della rivista “Tuscia”, c’è da ricordare la nascita del Festival Barocco, l’avvio dell’esperienza del Centro studi del teatro medievale e rinascimentale, del Laboratorio di restauro poi divenuto di competenza provinciale, la Prima Mostra dell’Antiquariato nell’ambito della Settimana Medievale.
La sua esperienza all’Ente Provinciale del Turismo lo aveva convinto che fosse possibile promuovere la conoscenza e lo sviluppo del territorio anche a partire dalla storia dell’alimentazione tradizionale della Tuscia e che l’attenzione all’alimentazione fosse un aspetto molto importante per la storia della salute del genere umano che era problema primario che lo interessava in quanto medico.
BIBL. – https://www.lacitta.eu/cronaca/25708-ricordo-di-italo-arieti.html; http://mmakovec.blogspot.com/2012/03/intervista-italo-arieti.html.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]