Artemi, Pietro – Sacerdote (S. Michele in Teverina, 23 ott. 1817 – Viterbo, 18 dic. 1892)

Nato a S. Michele in Teverina (Diocesi di Bagnoregio) il 23 ottobre 1817 da Luigi e da Rosa Bacchi, dopo essere entrato nel Seminario di Bagnoregio per essere avviato agli studi decise di abbracciare lo stato ecclesiastico e, dopo gli studi di teologia e di morale, fu ordinato prete il 13 giugno 1840 dal vescovo di Viterbo-Tuscania cardinale Gaspare Bernardo Pianetti. Si spostò a Roma dove conseguì la laurea in utroque iure.e poi inl ettere. Chierico beneficiato coadiutore della Basilica di San Pietro a Roma dal 2 giugno 1846 al dicembre 1850, dopo questa data fece ritorno a Bagnoregio dove insegnò nel Seminario e fu nominato Canonico della Cattedrale e poi fu Vicario generale del vescovo Felice Cantimorri. Pochi anni più tardi il vescovo di Viterbo-Tuscania, cardinale Gaetano Bedini lo volle nella sua città dove lo nominò docente e Rettore del Seminario e lo inserì tra i Canonici della Cattedrale di S. Lorenzo…

La sua conoscenza della lingua latina lo portò a comporre numerose versioni dei classici antichi, di cui sono testimonianza anche alcune sue pubblicazioni (Adversus romanticos. Oratio…pro solemni studiorum instauratione in Ven. Seminario et Collegio Balneoregiesnsi, Orvieto 1854; Saggio di prose latine ed italiane, Orvieto 1854). Scrisse inoltre un commento alla Divina Commedia (L’Augusta del cielo nel poema di Dante Alighieri, Viterbo 1892) e testi di storia (Memorie storiche della città di Bagnorea e sua diocesi con omaggio poetico all’Ill.mo e R.mo Giovanni Ferrini nel primo ingresso alla sua sede vescovile, Roma 1842; Compendio di cronologia e storia universale dalla creazione all’anno dell’era volgare 1850, Roma 1842) e scritti di spiritualità (Della perpetua verginità di Maria nostra signora. Apologia del canonico Pietro professore Artemi a confutazione de’ libercoli intitolati Il ritratto di Maria nei cieli e Maria beata secondo la parola di Dio, Viterbo 1866) e moltissimi discorsi in onore di sacerdoti e amici defunti (tra questi in memoria di don Felice Frontini, don Giacomo Neri, Damaso Bustelli, Salvatore Egidi, Gabriele Cristofori, Gaetano Bedini, Vincenso Fani Ciotti, Teresa Macchi).

Dopo l’Unità d’Italia l’Artemi di incaricato dell’insegnamento nelle scuole pubbliche a testimonianza della fama universale che ormai aveva acquisito.

Abitava nell’area della parrocchia di S. Maria Nuova e spesso collaborava con i sacerdoti di quella parrocchia nell’adempimento dei compiti liturgici e catechetici e scrisse Memorie storiche sul rinvenimento del prezioso trittico del S.S. Salvatore che si venera nella chiesa priorale di S. Maria Nuova in Viterbo (pubblicata postuma nel 1930 a Viterbo). Istituì la Pia Unione di S. Luigi per la preparazione dei bambini alla prima comunione. Morì a Viterbo il 18 dicembre 1892

BIBL. e FONTI – Cedido, Archivio del Capitolo della Cattedrale di S. Lorenzo, serie “Decreti capitolari”, Anni 1863-1893, Fld. 6. D. Rezza, M. Stocchi, Il Capitolo di San Pietro in Vaticano dalle origini al XX secolo. Volume I: la storia e le persone, Città del Vaticano, Edizioni Capitolo Vaticano, 2008, p. 290; L. Grispigni, Cenni biografici del canonico prof. Pietro Artemi, Viterbo 1895; D. Cenci, Castel di Piero ora San Michele in Teverina. Un fortilizio medievale sulla valle del Tevere, Grotte di Castro, 1979.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]