Avellino, Onofrio – Pittore (Napoli, 1674[?]-Roma, 1741)
Il pittore è nato probabilmente nel 1674 a Napoli, dove è stato allievo di Luca Giordano e successivamente di Francesco Solimena. Le poche opere superstiti di questo periodo napoletano testimoniano una grande adesione della pittura dell’Avellino ai modi dei due maestri, i maggiori esponenti della scuola partenopea. Di quell’epoca sono degne di nota la Madonna in gloria con angeli e santi nella chiesa del Carmine a Sorrento, la Madonna con i santi Ciro e Giovanni nella chiesa di San Ciro e Vico Equense, l’Apparizione della Vergine e il Miracolo di san Domenico ambedue nella chiesa del Rosariello delle Pigne a Napoli. Intorno al 1720 Francesco Avellino si è trasferito a Roma, dove sembra che si sia dedicato prevalentemente al ritratto, contestando il presupposto primato della scuola romana su quella napoletana. Un atteggiamento che lo portò all’isolamento artistico e allo scarso aggiornamento. Del periodo romano sono note poche opere conservate in alcune chiese di Roma e in una chiesa di Zagarolo e in alcuni centri della Diocesi di Civita Castellana dove ha realizzato il dipinto raffigurante i SS. Giuseppe e Gioacchino del 1726, nella chiesa di S. Giuseppe a Canepina, per la Confraternita di S. Giuseppe. Il pittore si è spento in Roma nel 1741.
BIBL. – DBI, vol. 4, p. 653; Dizionario enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani, vol. I, Prima ristampa, Torino, 1972, pp. 260-261.
[Scheda di Abbondio Zuppante]