Baldeschi, Giuseppe – Ecclesiastico (Ischia di Castro, 15 luglio 1791 – Roma, 1849).

Figlio di Sebastiano e di Maddalena di Fabio Cherubini di Montalto, discendente da una delle famiglie più importanti di Ischia di Castro, fu sacerdote della Congregazione della Missione; divenne cappellano di Leone XII, beneficiato di San Pietro e cerimoniere pontificio. Probabilmente per quest’ultimo incarico scrisse un trattato di cerimonie ecclesiastiche intitolato Esposizione delle sacre cerimonie della messa privata e di alcuni quesiti concernenti la medesima; accolto da buon successo, nel 1823 giunse a una seconda edizione in due volumi (Roma, presso Alessandro Ceracchi, 1823). Il manuale divenne opera di riferimento, anche perché era corredato «di molti decreti della S. Congregazione de’ Riti». Rimase perciò in uso per oltre un secolo e fu edito anche come Il nuovo Baldeschi (Desclée, Lefebvre & Co., 1902). La più recente edizione dell’opera è del 1963. Ma il B. si occupò delle cerimonie liturgiche ad ogni livello: dalle celebrazioni alla presenza e con la partecipazione del pontefice alle messe e ai vespri delle domeniche dell’anno in tutte le chiese del mondo. Le sue pubblicazioni sono state utilizzate fino alle riforme liturgiche della metà del secolo XX. Fu molto devoto della Madonna del Giglio e, per rendere grazie della propria guarigione da una grave malattia, regalò alla chiesa parrocchiale di Ischia di Castro un bel reliquiario d’argento. – Suo fratello Giovanni Antonio fu anch’egli sacerdote; come confessore e direttore spirituale guidò suor Maria Maddalena del­l’Incarnazione, fondatrice delle Suore Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento. A lei fu legato da viva amicizia e ne scrisse la biografia dopo la morte (Breve istoria della fondazione delle Religiose per­petue adoratrici di Gesù nel divin sagramento del­l’altare, Napoli, dalla Tip. del Vesuvio, 1839). A Giuseppe Baldeschi il Comune di Ischia di Castro ha intitolato una Via.

BIBL. – Meda 1968; Stendardi 1969, p. 150.

[Scheda di Orietta Sartori-Ibimus; revisione Luciano Osbat-Cersal]