Brugiotti (Brusciotti) Giacinto, o.f.m.cap. (al secolo Urbano Brugiotti) – Missionario, glottologo (Vetralla, 23 gen. 1601 – Roma, 26 ago. 1659).

Originario di un’antica e nobile famiglia locale, nato nel castello di Campo Giordano, era figlio del conte Pietro, uno dei benefattori del convento carmelitano di Viterbo e della vicina chiesa dei SS. Giuseppe e Teresa e promotore della costruzione di un convento di Carmelitane a Vetralla. Entrato nell’Ordine dei Cappuccini nel 1625, nel 1640 divenne guardiano del convento di Vetralla e sei anni dopo ricoprì lo stesso incarico in quello di Frascati; il 6 maggio 1648, mentre si trovava nel convento della Concezione di Roma, fu nominato guardiano di quello di Colle Vecchio, nel Reatino. Eletto definitore provinciale nel 1649, il 12 set. 1650 fu destinato in Congo come missionario, avendogli Innocenzo X conferito il titolo di prefetto della missione.

Partito da Lisbona il 20 ott. 1651, vi giunse il 16 marzo 1652. Soggiornò con la missione prima a San Salvador e poi a Luanda. Sorti dei contrasti con il re locale, Garcia II Alfonso, lasciò il Congo nel maggio 1657. Ritornò a Roma nell’estate del 1658, dove presentò una particolareggiata relazione sulla situazione in Congo. Poco tempo dopo morì. Attento osservatore degli usi e costumi dei paesi da lui visitati, fu il primo compilatore di una grammatica in lingua Kikongo, che comprendeva anche nozioni di fonetica, pubblicata con il titolo Regulae quaedam pro difficillimi Congensium idiomatis faciliori captu ad grammaticae normam (Romae, typis S. Congr. de Prop. Fide, 1659) e tradotta anche in inglese (a cura di H. Grattan Guinness, London 1882) e in portoghese (a cura di A. T. da Silva Leitão e Castro, Loanda 1886).

Fu inoltre autore della ristampa di un catechismo cattolico utilizzata per l’inculturazione religiosa dei nativi Doctrina christiana ad profectum missionis totius Regni Congi in quatuor linguas per correlativas columnas distincta (Romae, typis, et sumptibus eiusdem Sac. Congreg., 1650) e della relazione geografico-etnografica Infelicità felice o vero mondo alla riversa, andata perduta e pubblicata parzialmente da G. Simonetti (1907). Nel palazzo Brugiotti (ora Vinci-Carpegna) di Vetralla è presente un’iscrizione a lui dedicata.

BIBL. e FONTI – BAV, Vat. lat. 1498, I, cc. 124-130. – Cavazzi 1687; Bussi 1742, p. 328; Bernardo da Bologna 1747, pp. 124-125; Rocco da Cesinale 1873 (lettere di Brugiotti); Mazzuchelli, VI, p. 178; Paolocci 1892, pp. 202-213; Simonetti 1907, pp. 305-322, 369-381; Paolocci 1908, pp. 32-34; Sugliani 1922; Scriattoli 1924; Mori 1949; Signorelli, III/1, p. 57; Sciarra – De Carolis 1983, pp. 277, 286; Mariano d’Alatri – Alecci 1991, pp. 169-182; De Cesaris s.a., pp. 59-63; DHGE, XXV, coll. 513-515; Dario Busolini, Giacinto da Vetralla, in DBI, 54, pp. 118-120.

[Scheda di Barbara Scanzani – Ibimus]