Bruschi – Famiglia (Tarquinia, sec. XVI-sec. XIX)
Originaria di Corneto (oggi Tarquinia), il primo esponente che si ricorda fu Angelo di Clemente di Piccio, alias Brusco, nato agli inizi del sec. XVI; Dionisio, suo figlio, fabbro legnaio e priore dell’ospedale, diede origine a due rami, uno stabile a Corneto con Ippolito e uno a Barbarano con Massimo, Gabriele e Valentino.
Dionisio si sposò prima con Firma Recchia, di nobile famiglia, e rimasto vedovo con Donna Menica. Suo figlio Gabriele, nato a Barbarano nel 1604, si sposò in prime nozze con Elisabetta Leggieri e in seconde con Lucia Pancia di Ronciglione; morì nel 1654. Nipote di Gabriele fu Basilio, capitano di milizia nato nel 1668 a Barbarano. Ippolito, figlio di Dionisio e Firma, si trasferì a Corneto nel 1630 risiedendo nella parrocchia di S. Giovanni. Dalla moglie romana Marzia Sensina nel 1639 ebbe Clemente, che sposò la nobile Marzia Forcella e nel 1667 fu ascritto al patriziato locale; nel 1694 acquistò un palazzo nella parrocchia di S. Leonardo e nel 1702 venne seppellito nella chiesa di S. Pancrazio. Suo figlio Giuseppe (n. 1685) si sposò con Lucia Rosa Castiglioni, da cui ebbe Giulio e il capitano Lucantonio; quest’ultimo sposò Maddalena Avvolta, di antica famiglia cornetana, ed ereditò il 27 gen. 1744 dalla famiglia Falgari il cognome, lo stemma e i beni.
Nel 1706 Francesco, curiale, risiedeva nella parrocchia romana di S. Nicola dei Prefetti. Nel 1833 si ricorda Secondiano (v.), prelato e uditore della Nunziatura di Vienna, che divenne sostituto della Segreteria di Stato di Roma. Legami parentali si ebbero con i Pepoli, i Grimani, i Paracciani, nobili di Corneto. Arme: spaccato d’oro e d’azzurro al ceppo di vite sostenente un falcone e attraversato da una fascia d’argento; il motto della famiglia era «Pazienza vinse scienza».
BIBL. — Dasti 1878, p. 182; Maylender, V, p. 174; Spreti, II, p. 197; Tarmati 2001, pp. 55-62.