Bustelli Giuseppe – (Civitavecchia, 9 apr. 1832 – Viterbo, 31 dic. 1909)
Completati gli studi a Viterbo, passò a Roma dove si laureò in legge nel 1854. E’ dell’anno successivo il suo esordio letterario con Alcuni versi (Alessandria 1855) una raccolta che costituì il primo nucleo dei Canti nazionali (Firenze 1859; poi edizione accresciuta, Bologna 1864) e che lo rivela classicista con una forte componente patriottica. La sua familiarità con il mondo greco-romano il B. la confermò con la Vita e frammenti di Saffo da Mitilene (Bologna 1863), pubblicato per interessamento del Carducci, nonché con traduzioni da Petronio, Catullo, Virgilio e altri autori. Aveva iniziato nel 1861 la carriera di docente di lettere che lo portò a girare per tutt’Italia; quando gli fu negato il trasferimento a Roma, il B. fu travolto temporaneamente da una crisi di follia; poi gli fu negata la nomina presso la Biblioteca nazionale di Firenze e allora il B. espresse la sua indignazione in un minuzioso opuscolo (Le imboscate del concorso di Firenze, Messina 1875) che resta uno dei più significativi documenti del tempo sulle prevaricazioni burocratiche.
Gli studi di letteratura italiana che il B. proseguì per tutta la sua vita furono raccolti in due volumi (Scritti di G. B., Salerno 1878). Alla fine degli anni Ottanta il B. si ritirò definitivamente a Viterbo dove si dedicò ad una vastissima ricerca storica poi pubblicata con il titolo L’ enigma di Ligny e Waterloo (15-18 giugno 1815) studiato e sciolto, in sei voll. (I, Cesena 1889; II-VI, Viterbo, 1896-1900). Il libri del B. furono donati alla Biblioteca degli Ardenti dopo la sua morte.
BIBL. – Voce “Bustelli Giuseppe” di A. Palermo, in DBI, vol XV, p. 591; A. D’Ancona, Scritti di Giuseppe Bustelli, in “Nuova Antologia”, 15 nov. 1878, pp. 174-175.