Calderini (Caldarini), Silvestro (Silvestro Antonio) – Cantore (Vetralla, ca. 1665 – Roma, lug. 1722).
Fu assunto nella Cappella Pontificia (5 gen. 1695) per ordine del cardinal Francesco Maidalchini come contralto soprannumerario. Si può supporre che il cardinale, di famiglia viterbese e promotore di molte manifestazioni musicali, lo abbia protetto anche in precedenza. Divenne titolare del posto nel 1697, ottenendo la paga intera dal 1701; fu maestro di cappella pro tempore nel 1710 e come tale fece copiare la Missa Memor esto a 5 voci di Giovanni Pierluigi da Palestrina. Con motu proprio di papa Clemente XI (1703) ottenne un beneficio nella chiesa di S. Andrea a Vetralla.
Al di fuori della Cappella Pontificia cantò in concerti promossi dal cardinal Pietro Ottoboni, a partire dalla messa solenne di Natale in S. Lorenzo in Damaso (25 dic. 1699), sotto la direzione di Giuseppe Ottavio Pitoni. A Roma abitava vicino alla Cancelleria «alle case sotto le Colonne de Massimi» insieme con il nipote Giovanni Battista (1703). Dallo Stato delle Anime del 1715 della sua parrocchia risulta che il «r.d. Silvestro Caldarini da Vetralla musico di Palazzo» viveva agiatamente con le sorelle, tenendo in casa alcune persone al proprio servizio. Fu giubilato nel 1720. Come di consueto per i cantori pontifici, ebbe esequie «d’onore» alla Chiesa Nuova (28 luglio 1722).
BIBL. e FONTI – AVR, Parr. di S. Lorenzo in Damaso, Stati delle Anime 1703-1715. Celani 1909, p. 74; Llorens 1960, p. 167 n. 129; Marx 1968, ad indicem.