Caprini (II) – Famiglia (Viterbo, secc. XIV- XVI)
Tracce di questa famiglia viterbese si trovano già nel XIII secolo. Nel 1425 Giovanni, dicono le “Riforme comunali”, fu fatto nobile della città di Viterbo e i suoi successori si distinsero sia nel campo delle lettere che nelle armi e nelle carriere ecclesiastiche. Antonio fu cancelliere del Comune, fu referente del cardinale Egidio da Viterbo, protonotario apostolico e traduttore in latino delle opere di Francesco Petrarca. Un Adriano Caprini di Costantino fu segretario del conclave del 1503 e protonotario apostolico; il fratello Aurelio fu priore di Sant’Angelo in Spata e arciprete della cattedrale di San Lorenzo nei primi decenni del XVI secolo. Un Michelangelo di Luca, nei decenni precedenti, era stato notaio, membro dei Quaranta del Consiglio cittadino e poi priore della Comunità. I figli di Costantino e fratelli di Adriano, all’inizio del Cinquecento, si erano trasferiti a Roma dove avevano fatto costruire un palazzo nel Rione Borgo su disegno del Bramante.
Nicola di Francesco ai primi di quel secolo, svolgeva attività di speziale a Viterbo; anche un Francesco di Nicola nel 1520 era speziale come pure suo figlio Giovanni Maria nel 1549. Una Virginia Caprini di Girolamo aveva sposato Angelo Farolfi mentre la sorella Cornelia era nel numero delle suore del Monastero di San Bernardino nel 1528.
Avevano sepoltura nella Cappella di San Giovanni Battista in Santa Maria in Gradi che nel 1560 era entrata in possesso della famiglia Marozzi a testimonianza che, a quella data, dei Caprini si era persa la traccia a Viterbo.
BIBL. – G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Vol. II. Parte I, Viterbo, 1938-1940, vedi all’Indice; N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo 2002, pp. 110-11.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]