Caprini – Famiglia (Viterbo, XVI- XIX sec.)
La famiglia proveniva dalla Corsica da dove era approdata a Montalto di Castro e da qui poi si era trasferita a Viterbo sul finire del Cinquecento. Gabriele, figlio di Mercurio, era divenuto cittadino viterbese nel 1592 e aveva sposato Gregoria Pollastri. Era morto nel 1653 ed era stato sepolto nella Cappella della Pietà in Santa Maria della Quercia che un suo antenato aveva fatto costruire per rendimento di grazie a seguito di una miracolosa guarigione. Dei figli di Gabriele e Gregoria, Lilia entrò nel Monastero di Sant’Agostino e prese il nome di suor Maria Felice; Mercurio fu Capitano di milizia e prestò servizio nell’esercito imperiale per molti anni; nel 1645 era tra i Conservatori di Viterbo insieme con Giacomo Coretini. Da Domenico, secondo genito di Mercurio che aveva sposato Caterina Pollastri, derivarono Giovan Battista che si laureò in legge e fu tra i Conservatori della Città; il figlio Carlo fece carriera militare diventando capitano (nel 1670 era custode delle armi conservate nella Rocca di Viterbo); anche lui fu tra i Conservatori e poi governatore dell’Ospedale Grande mentre nel 1672 era depositario del Monte di Pietà; Antonio fu domenicano e venne sepolto in Santa Maria in Gradi mentre Olimpia entrò nel Monastero di Sant’Agostino col nome di suor Maria Grazie. Anche i figli e i nipoti di Carlo figurarono tra i magistrati del Comune e tra i Governatori dell’Ospedale Grande nella prima metà del Settecento.
Un pronipote di Carlo, anche lui di nome Carlo, si era sposato con Flavia Zelli nel 1735 e da questo matrimonio derivarono, tra gli altri figli, Domenico che fu avvocato, sostenitore degli ideali della Rivoluzione francese al punto da essere considerato giacobino e quando, nel 1799, vi fu anche a Viterbo la reazione antifrancese, fu costretto ad andare in esilio in Francia. Ritornato in Italia durante il periodo napoleonico fu tra i governatori dell’Ospedale Grande e successivamente anche Gonfaloniere. Il figlio di Domenico, Carlo, nel 1831 ospitava nel suo palazzo di Viterbo Carlo Luigi Napoleone, futuro imperatore di Francia. I figli di Carlo, Pacifico e Francesco, furono ferventi patrioti e attivi a difesa della Repubblica romana nel 1849. Pacifico fu poi arrestato e imprigionato a Civita Castellana e poi costretto all’esilio. Dopo il 1870 fu tra i Commissari di Governo per la Tuscia. In tempi più vicini a noi si ricorda un Balduino, figlio di Pacifico, che fu generale dei carabinieri e che svolse importanti incarichi all’estero mentre con Pacifico, figlio di Balduino, sposato con Luisa Douglas Scotti dei conti di Viglieno, morto nel 1971, si estinse questa antica famiglia. Dopo aver abitato a Viterbo tra Piazza Padella e San Biagio e alla Pace, si erano trasferiti a Celleno dove tuttora esiste una villa con parco posseduta dagli eredi.
BIBL – G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Vol. III, Parte II, Viterbo, 1969, vedi all’Indice; N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo 2002, pp. 106-1093.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]