Cesarini Sforza, Alessandro – Vescovo (Roma, sec. XVI- Roma, 25 gen. 1644).
Figlio di Giuliano, primo duca di Civitanova, e di Livia Orsini, figlia di Virginio, duca di S. Gemini, fu Chierico di Camera, Referendario di tutte due le Segnature, Governatore di Orvieto nel 1619, di Camerino nel 1621 e di Borgo nel 1623 (in concomitanza con il conclave), fu creato cardinale il 30 agosto 1627 da papa Urbano VIII. Fu creato vescovo di Viterbo-Tuscania il 14 maggio 1636 e prese possesso tramite un suo vicario pochi giorni più tardi.
Nello stesso anno pose la prima pietra della chiesa della confraternita di S. Leonardo dei carcerati (accanto alla sede del carcere) e diede avvio ad una visita pastorale che completò nel 1637; sempre nel 1637 avviò il funzionamento del Seminario che era già stato predisposto dal predecessore Tiberio Muti; era sistemato in una casa accanto alla parrocchia di S. Maria Nuova. Inizialmente i seminaristi furono meno di quindici e ciascuno doveva provvedere al suo letto, le vesti, la biancheria, la sedia, la lucerna, i libri e l’occorrente per scrivere e inoltre doveva pagare la retta annuale di scudi 50.
Non abitò nel Palazzo papale preferendo sia il palazzo accanto alla chiesa di S. Sisto sia il palazzo Monaldeschi accanto a porta S. Matteo. Rinunziò alla diocesi nell’estate del 1638 lasciando come suo Vicario generale don Francesco Fido; si ritirò a Roma dove morì ancora giovane il 16 gennaio 1644 e fu sepolto nella chiesa dell’Aracoeli.
BIBL. – Bussi, p. 329; HC, IV, p. 336, p. 371; Signorelli, vol. III, p. I, pp. 40-45; G. Giontella, Cronotassi dei vescovi della diocesi di Tuscania, in “Rivista storica del Lazio”, anno V (1997), n. 6, p. 44; F. Pietrini, I vescovi e la diocesi di Viterbo, Viterbo 1949, pp. 86-87; Weber, pp. 572-573
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]