Chirichera – Famiglia (Viterbo, secc. XVI- XVII)
La famiglia viene iscritta al patriziato viterbese nel 1562 ma notizie della famiglia risalgono al 1283 e in particolare al ritrovamento del trittico del Salvatore benedicente nel campo di Giulio de la Chirichera, presso Riello, trittico ora conservato nella chiesa di S. Maria Nuova. Nel XVI secolo un Luca del fu Chierico della Chirichera sposava Lucrezia Pasqua nel 1554 e aveva numerosi figli tra i quali Vittoria sposò il calzolaio Grisello Comini originario dell’area di Genova; Livia si sposò con Coretino Coretini di Pietro nel 1593; Domenico nel 1598 e 1599 era Conservatore del popolo al Comune di Viterbo e nel 1605 era tra i rettori della Compagnia di San Leonardo in Valle. Nel 1624 faceva parte dei rettori dell’Arte del campo; si era sposato con Vittoria Musacchi nel 1600 avendo per figli Camilla e Angela che furono suore nel Monastero di Sant’Agostino, Caterina che sposò Mariano Porticelli nel 1643; Lucrezia che si sposò nel 1622 con Curzio Ciavalletta e poi, rimasta vedova, con il notaio Cosimo Pennacchi. All’atto del testamento dotò una cappellania nell’altare dei santi Valentino e Ilario della Cattedrale di Viterbo nominando il primo cappellano nella persona di Giovan Domenico Lomellino. Altro figlio fu Luca che partecipò alla magistratura cittadina come Conservatore e che morì nel 1644 essendo sepolto in Santa Maria in Gradi. Dal suo matrimonio con Ortensia Paccarino discesero Diamante e Caterina. Quest’ultima si sposò in seconde nozze con Orazio Messini di Orvieto nel 165 e sarà questa famiglia a subentrare ai Chirichera ricevendone il patrimonio ivi compresa la casa in contrada Sant’Andrea dove avevano abitato.
BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo 2002, pp. 140-141.