Cinciari, Francesco – Sindaco, Podestà, Imprenditore (Sec. XIX-Post 1963)

Podestà di Civitavecchia dal 1927 al 1931 dopo essere stato sindaco dal 1923 al 1925.

Si era dimesso da sindaco nel 1925 per divergenze con la Federazione provinciale fascista di Roma. Ma alla fine del 1926, su proposta del Segretario del Fascio di Civitavecchia Gino Alibrandi, viene confermato alla guida della Città ma con il ruolo di Podestà perché nel frattempo la legge del 1926 che prevedeva la figura del Podestà solo per i comuni fino a 5000 abitanti è estesa a tutti i comuni.

Si era sposato con Graziella Rivitti di famiglia ebraica ed aveva avuto per figlia Maria Lisa (moglie e figlia abbandonate dal Cinciari dopo l’emanazione delle leggi razziali del 1938). Maria Lisa sposerà nel 1944 Franco Rodano e diventerà una donna simbolo nell’area del Comunismo italiano del Secondo dopoguerra.

La carriera politica di Francesco Cinciari era cominciata da Consigliere comunale, poi Presidente del locale Comitato della Croce Rossa, in seguito Presidente dell’Istituto autonomo case popolari,  Presidente della sezione locale della Camera di commercio, infine sindaco fascista della città dopo gli eventi del settembre 1922 che avevano provocato le dimissioni dell’intero Consiglio comunale già guidato dal socialista Pietro Scala. Era imprenditore nel porto di Civitavecchia (dove aveva magazzini e rimorchiatori). E’ stato autore di numerose pubblicazioni sulle vicende amministrative della Città, in particolare sul porto di Civitavecchia del quale ha continuato ad occuparsi anche dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Ricordiamo tra queste Il porto di Civitavecchia nel 1924, Civitavecchia, 1925; Civitavecchia fascista. Anno 9 e.f., Civitavecchia 1931; Per il consorzio autonomo del porto di Civitavecchia. Relazione del sig. Francesco Cinciari al congresso delle forze economiche dell’Italia centrale e della Sardegna tenuto in Civitavecchia. 1 novembre 1928, Civitavecchia 1928; Per il “Porto di Roma”, Roma, La Vita Italiana, 1934; Il porto di Civitavecchia, porto di Roma, Roma, 1952; Per il porto di Civitavecchia dal 1870 ad oggi, Civitavecchia 1954; La vita del Consorzio per il porto di Civitavecchia quale nuovo organismo di produttività. Lettera aperta pubblicata da “Il tempo”, Civitavecchia 1963; Sic Roma portus, Civitavecchia 1977

Tra i suoi impegni amministrativi come Podestà prevedeva l’adeguamento del acquedotto del Mignone, la sistemazione delle strade a Santa Marinella e Ladispoli (allora frazioni di Civitavecchia), le fognature della Città, i lavori di adeguamento del porto, il piano regolatore della Città.

I programmi ambiziosi e i risultati modesti lo rendono inviso sia a molti operatori portuali (che giudicano eccessiva la difesa degli interessi della famiglia Cinciari a danno di tutti gli interessati) sia all’interno del partito. Viene promossa una indagine ministeriale per verificare lo stato dell’amministrazione comunale che si conclude però con un plauso per il Podestà. Ciò nonostante il Cinciari si dimette nell’aprile 1931 e viene sostituito per un anno da un Commissario e poi dal nuovo Podestà che sarà Ilario Cordelli.

Durante gli anni della sua podesteria, il 1 novembre 1928 si inaugura la ferrovia Civitavecchia-Orte, aperta regolarmente solo un anno dopo. A Francesco Cinciari Civitavecchia ha intitolato un Piazzale nell’area esterna della Città.

Bibl.: E. Ciancarini, Storia di Civitavecchia. La Prima guerra mondiale e il Fascismo dal 1915 al 1939, Civitavecchia, Civitavecchia, 2007, ad indicem

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]