Calza Bini, Gino – Politico, Fascista (Roma, 14 dic. 1883 – Post 1946)

Partecipa alla Prima guerra mondiale con il grado di Tenente. Nel 1920 si iscrive ai Fasci di combattimento e diviene Segretario a Roma negli anni 1922-1823; è uno degli esponenti di spicco dei fascisti che procedettero all’occupazione di Civitavecchia ai primi di settembre 1922. E’ poi Segretario della Federazione del Fascio di Lazio e Sabina dal 1921 al 1923, Commissario politico del Fascio per il Lazio e Segretario dei Commissari politici sempre dal 1923; infine membro della direzione del Partito nazionale fascista dal 1921 al 1923 e membro del Gran Consiglio del Fascismo sempre nel 1923.

Poi la sua fortuna politica si interrompe: è espulso dal partito e irradiato dalla Milizia nel luglio 1923. Fonda l’Associazione laziale fascisti arditi e poi l’Associazione politica indipendente a carattere paramilitare e antifascista. E’ riammesso nel Partito nel 1924 e nuovamente espulso nel 1927 e poi nuovamente ammesso nel 1930. Successivamente è nominato agente generale per l’Istituto Nazionale delle Assicurazioni come agente generale per Roma e rappresentante per la Spagna (quasi una buona uscita di carattere economico).

La parabola di Calza Bini è il segnale delle furiose lotte all’interno del Partito Nazionale Fascista nei primi anni del Ventennio che, nel caso di Civitavecchia e del Lazio, videro prevalere esponenti come Farinacci e Bottai contro altri membri del Partito.

Finita la guerra fu chiamata in giudizio dall’Alto commissariato per le sanzioni contro il Fascismo per quanto commesso durante il ventennio ma si rese irreperibile e non è nota la data di morte.

Bibl. E. Ciancarini, Storia di Civitavecchia. La Prima guerra mondiale e il Fascismo dal 1915 al 1939 , Civitavecchia, 2007,  ad indicem; https://patrimonio.archivio.senato.it/inventario/scheda/alto-commissariato-sanzioni-contro-fascismo/IT-AFS-003-002124/1045-calza-bini-fratelli-gino-e-alberto-severi- augusto-robilanti-conte-andrea-indagini-denunzia-sbaraglia-mariano.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]