Colasanti Giuseppe – Medico (Civita Castellana, 21 gen. 1846 – Roma, 2 gen. 1903).
Primogenito di numerosi fratelli nati dal matrimonio dell’ingegnere Augusto con Maria Ciotti, discendente di nobile famiglia locale, intraprese a Roma gli studi di medicina. Si laureò a 22 anni e si dedicò a ricerche di anatomia e chirurgia negli ospedali romani, ottenendo presto i primi riconoscimenti (nel 1869 guadagnò la medaglia d’oro nel concorso di anatomia pratica negli ospedali). Iniziò poi la specializzazione in chirurgia nell’ospedale Santo Spirito dove rapidamente raggiunse la qualifica di sostituto chirurgo. Grazie all’alto livello di preparazione scientifica, nel 1871 fu nominato assistente di Anatomia umana normale nell’ Università di Roma e dal 1874 collaborò con il professor Boll nell’Istituto di fisiologia comparata.
Nel 1876, grazie a una borsa di studio, seguì numerosi corsi di perfezionamento in diversi istituti europei (Strasburgo, Bonn, Vienna) affinando così la sua attitudine allo studio sperimentale e maturando significative esperienze nel metodo delle indagini biologiche. Particolarmente importante per la sua formazione e aggiornamento professionale si rivelò il soggiorno di circa due anni a Strasburgo, dove il C. ebbe modo di frequentare l’Istituto di farmacologia sperimentale diretto dallo Schmiedeberg. Tornato a Roma si dedicò definitivamente alla ricerca e alla carriera universitaria e nel 1879 ottenne la libera docenza in Fisiologia sperimentale. Nel 1880-1881 fu chiamato a insegnare a Camerino come docente di Fisiologia e farmacologia, ma rimase comunque legato agli ambienti medico-scientifici della capitale. Nell’università romana nel 1881 ricevette la nomina a professore straordinario per il nuovo insegnamento di Clinica fisiologica e nel 1890 per l’insegnamento di Farmacologia; le sue ricerche segnarono il passaggio di una scienza ancora legata a vecchi schemi al nuovo orientamento biochimico fisiologico.
Nel 1897 la sua applicazione nella ricerca e nella didattica, ormai riconosciuta in ambiente scientifico e accademico, fu premiata con la nomina a professore ordinario. La sua attività si concentrò in modo particolare nell’Istituto di farmacologia sperimentale, dove oltre a insegnare promosse la ricerca in campo farmacologico e tossicologico, come testimoniano le oltre 150 pubblicazioni e la fondazione della rivista «Archivio di farmacologia sperimentale e scienze affini» ( 1902). Apprezzato come uno dei migliori docenti dell’ateneo, divenne membro di numerose accademie e società scientifiche italiane e straniere. La sua dedizione alla ricerca e al metodo sperimentale è testimoniata dal lascito testamentario, gran parte del quale destinato alla scuola di farmacologia e alla facoltà medica di Roma, con l’istituzione di borse di studio per gli studenti impegnati nella ricerca farmacologia.
BIBL. — Giuseppe Armocida in DBI, 26, pp. 704-706 (con bibl.).
[Scheda di M. Giuseppina Cerri – Isri]