Consalvi, Ercole – Cardinale (Roma, 8 giu. 1757 – Ivi, 24 gen. 1824)
Primo di cinque figli era nato a Roma l’8 giugno 1757 da Giuseppe e Claudia Carandini; suo nonno si chiamava di cognome Brunacci ed era un popolano ed era stato adottato dai marchesi Consalvi; di qui la sua ascendenza nobile.
Fu alunno del Seminario di Frascati e poi completò gli studi all’Accademia dei nobili ecclesiastici di Roma. Nel 1783 fu nominato Cameriere Segreto da Pio VI, poi Referendario della Segnatura, poi ufficiale della Congregazione del Buon Governo, infine Uditore di Rota.
Era Assessore alle armi durante gli anni della Rivoluzione francese. Fatto prigioniero dai francesi il Consalvi incontrò Pio VI nella Certosa di Firenze. Alla morte del Papa il Consalvi fu nominato Segretario del Conclave che si svolgeva a Venezia. Il nuovo pontefice Pio VII lo nominò Segretario di Stato e poco dopo lo creò cardinale. Mentre si occupava della riorganizzazione dello Stato pontificio trattava con Napoleone in vista del Concordato che fu poi sottoscritto a Parigi nel 1801; ma la pausa durò poco perché Napoleone tenne prima lo Stato pontificio sotto il suo protettorato e poi lo occupò annettendolo direttamente alla Francia e trasferendo il Papa prigioniero in territorio francese. Anche il Consalvi fu prigioniero a Reims. Avvenuta la fine di Napoleone e ritornato il Papa a Roma il Consalvi riprese il suo posto di Segretario di Stato; fu poi inviato a Parigi per trattare la pace con le altre potenze ottenendo il ripristino dello Stato pontificio nei suoi confini antichi.
Il Consalvi si adoperò perché la riorganizzazione interna dello Stato pontifico (di cui è testimonianza il Motu proprio del 1816) facesse salve alcune conquiste che erano state introdotte dalla legislazione napoleonica in funzione di rafforzamento del potere centrale contro i privilegi nobiliari e l’incapacità delle amministrazioni comunali ad usare con profitto i latifondi che gestiva e ad ammodernare le strutture amministrative. Ebbe contro sia la nobiltà che tutti gli ambienti dominati dai conservatori e da coloro che vivevano sui privilegi ottenuti in passato. Questo segnò la fine della fortuna del Consalvi.
Dopo la morte di Pio VII nel 1823 il successore Leone XII nominò il Consalvi prefetto di Propaganda Fide ma poco dopo il cardinale morì a Roma il 24 gennaio 1824 per le conseguenze di una polmonite; fu sepolto nella chiesa di S. Marcello al Corso nella tomba di famiglia.
La famiglia Consalvi si fregiava del titolo di Marchesi di Castel d’Arunte (località nei dintorni di Tuscania). Giuseppe passò i primi anni della giovinezza a Tuscania e solo in prossimità della sua nascita la famiglia si trasferì a Roma. Il cardinale era l’ultimo della sua famiglia e lasciò i suoi beni alla Congregazione di Propaganda Fide.
Tra i documenti per la ricostruzione della sua biografia e del suo impegno politico si veda Ercole Consalvi. Memorie, a cura di Roberto Regoli, Saonara, Il prato casa editrice, 2024.
Bibl.: A. Roveri, voce Consalvi Ercole, in Dizionario biografico degli italiani, Volume 28 (1983); A. Ventrone, L’amministrazione dello Stato Pontificio dal 1814 al 1870, Roma 1942, pp. 4, 212; M. Petrocchi, La Restaurazione romana (1815-23), Firenze 1943, A. Caracciolo, Da Sisto V a Pio IX, in M. Caravale-A. Caracciolo, Lo Stato pontificio da Martino V a Pio IX, Torino 1979; Grate memorie. Il Cardinale Ercole Consalvi, in “Bollettino diocesano di Viterbo e Tuscania”, Anno X, 1924, pp. 14-16; F. Sartori, Tuscania nel centenario del Card. Consalvi, Ivi, pp. 16-17; Solenne commemorazione del Card. Ercole Consalvi in Tuscania, Ivi, Anno XI, n. 5-6, p.4-5.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]