Cottafavi, Emilio Maria – Vescovo (Gazzata, 1 febb. 1869 – Roma, 21 sett. 1925).
Nato a Gazzata, in Diocesi di Reggio Emilia, il 1° febbraio 1869, aveva compiuto gli studi in quel seminario diocesano. Si era ben presto occupato della storia della sua chiesa scrivendo una storia della devozione alla Madonna della Ghiara (La B. V. della Ghiara: cenni storici sulla origine e progressi del suo culto, Reggio Emilia, Artigianelli, 1895) e poi una storia dei seminari diocesani, opera questa riedita diverse volte (Seminari della diocesi di Reggio Emilia. L’Università reggiana nel secolo 18°, Reggio Emilia, Artigianelli, 1900). Era Canonico della Cattedrale di Reggio Emilia quando, nel gennaio 1909, in occasione del terremoto che distrusse Messina e Reggio Calabria, fu inviato dal papa Pio X come Delegato apostolico in Calabria e coordinò le iniziative che portarono alla rinascita della Chiesa reggina duramente colpita dal terremoto nelle persone e nelle chiese. Fu successivamente arciprete della Cattedrale di Reggio Emilia prima di essere eletto vescovo di Tarquinia-Civitavecchia il 7 maggio 1926. Nella sua prima lettera pastorale, datata 14 settembre 1926, il Cottafavi si congratulava con l’Amministrazione comunale di Civitavecchia che aveva deciso di colpire con sanzioni la bestemmia e il turpiloquio.
Suo pensiero dominante fu l’istruzione religiosa e l’assistenza spirituale alla gioventù maschile: in questa luce si leggono i suoi sforzi per completare l’oratorio nella parrocchia della Sacra famiglia in Città dove erano già attivi i Salesiani. Anche la gioventù femminile fu al centro delle sue attenzioni affiancando l’azione che già svolgevano le suore di Maria Ausiliatrice. Accanto a queste iniziative si devono a lui l’avvio delle Opere dei ritiri operai, l’Opera dei tabernacoli per l’aiuto delle chiese povere e all’Opera Cardinal Ferrari della Compagnia di San Paolo.
Nel febbraio 1929 il Cottafavi celebrava in Cattedrale a Civitavecchia, con grande concorso di folla, la conciliazione tra Stato e Chiesa alla presenza delle massime autorità civili e militari: di lì a poco sarà lui stesso ad informare la sua Chiesa della dolorosa malattia che lo aveva colpito e che lo porterà alla morte il 7 aprile 1931, pochi giorni prima dell’assalto delle squadre fasciste ai circoli cattolici di Civitavecchia, con ingiurie al clero e percosse al Vicario generale, mons. Giuseppe Compagnucci. Il Cottafavi sarà sepolto nella cripta del Duomo di Reggio Emilia.
BIBL. – Annuario pontificio, Roma, 1926, p. 550; I. Benignetti, Storia della Chiesa in Civitavecchia, Civitavecchia 1979, pp. 144-151; E. Ciancarini, Storia di Civitavecchia. La Prima guerra mondiale e il fascismo dal 1915 al 1939, Civitavecchia 2007, p. 154, 171, 185, 225, 229.