Perini c., sec. XVII, Decollazione di s. Giovanni battista, olio su tela (cm. 200×150)
La cappella di Maria SS.ma e dei santi Giovanni Battista ed Evangelista nella chiesa cattedrale di San Lorenzo a Viterbo, nel 1578 viene affrescata per scudi 40 da Cesare Perini d’Amelia detto Gidio con La decollazione del Battista[1].
A Pampalone descrive la scena che si svolge all’interno di un carcere. E’ rappresentato il Santo inginocchiato al centro, coperto di pelli caprine. Il manigoldo sulla destra si accinge a sguainare la spada dal fodero per martirizzare il Santo. Dalla sinistra avanza una figura femminile con vassoio tra le mani. È vestita in abito bianco e giallo con manto rosso. Dall’alto scendono due angeli che recano la corona e la palma del martirio. Nel cartiglio “Ecce Agnus Dei”. Dipinto efficace nelle tinte e disinvolto nella composizione. L’attribuzione al Papini è fatta da Mario Signorelli (1965) il quale deve aver trovato qualche documento relativo all’artista e all’ubicazione originaria del quadro altrimenti mai citato come proveniente da S. Maria della Ginestra. Inoltre il nome stesso dell’artista non figura in nessun dizionario o repertorio di artisti. È un pittore, comunque, educato alla scuola dell’Italia centrale, non esente da esperienze o suggerimenti bolognesi[2]. Il dipinto è oggi collocato nella parete destra, alle spalle del Fonte battesimale.
[1] G. Signorelli, Viterbo …, II, II, p. 359 cita Prot. 6, Ant. Tignosini, p. 99; cfr. M. Galeotti, p. 585.
[2] SBAS, A. Pampalone, 12/00070494.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]
Dal web: Catalogo BeWeB