Del Duca, Giacomo (Jacopo) – Architetto, scultore (Cefalù, ca. 1520 – ivi, 9 luglio 1604).
Figlio di Giovan Pietro e fratello del fonditore Lodovico, si formò dapprima presso la bottega di Antonello Gagini e successivamente, trasferitosi a Roma, continuò il suo apprendistato presso lo studio di Michelangelo. Parallelamente all’attività di fonditore e scultore per l’artista fiorentino, avviò anche un’attività autonoma. Nel 1561 lavorò per i certosini dell’abbazia di S. Bartolomeo di Campagna (oggi Trisulti) dove fece un «mezzo rilievo» oggi posto sul portone dell’ingresso principale. Oltre le numerose opere destinate a Roma, qui è ricordato per i lavori nel Lazio; entrato in contatto con Paolo Giordano Orsini, probabilmente lavorò in varie residenze della famiglia: a Bomarzo (nella villa dei mostri e nel palazzo), a Sorano (nel giardino del castello), a Pitigliano (nel giardino a Poggio Strozzoni). Trasformò il presbiterio nella chiesa di S. Giovanni Battista a Campagnano (1580-1582) e per il castello di Bracciano realizzò due portoni d’ingresso e il «giardino segreto» (1582-1585). Il suo lavoro più creativo fu a Caprarola dove ideò il giardino grande della Villa Farnese (1584-1586) e lavorò alla scalinata davanti al palazzo; sempre a Caprarola progettò palazzo Restituti (1586). Da un documento (Benedetti 1987) risulta ancora al servizio di Virginio Orsini nelle proprietà di Campagnano (1592). Tra le sculture si ricorda la Croce di Vallecupola nel duomo di Rieti.
BIBL. – Benedetti 1969; Benedetti 1970; Benedetti 1973; Benedetti 1987; Sandro Benedetti in DBI, 36, pp. 483-488 (con ampia bibl. ivi); Rotundo 1998; Berardi – Crielesi 2002.
[Scheda di Elisa Camboni – Ansl]