Doria Pamphili Landi Andrea (Giorgio) – Principe (Genova 30 ott. 1747 – 28 mar. 1820)

Era il figlio di Giovanni Andrea Doria e di Eleonora Carafa della Stadera ed era nato a Genova il 30 ottobre 1747 con il nome di Giorgio. Assunse quello di Andrea dopo la morte dei suoi fratelli maggiori Andrea ed Ettore morti tra il 1750 e il 1755. Alla morte di Girolamo Pamphili Landi nel 1760 la famiglia di Giovanni Andrea Doria assunse una larga parte dei beni della famiglia estinta (in virtù di un matrimonio tra Andrea Doria e Anna Pamphili avvenuto nel 1671) e tra questi beni vi fu il feudo di San Martino al Cimino. La famiglia quindi si trasferì a Roma a Palazzo Pamphili e Andrea completò qui i suoi studi coltivando in particolare le arti musicali. Egli fu il primo ad assumere il cognome Doria Pamphili Landi e il titolo principesco. Si occupò dell’educazione e poi della carriera dei suoi fratelli più piccoli (Antonio e Giuseppe, poi entrambe Cardinali) che fu facilitata dall’appoggio importante che la sua famiglia ricevette dal Re di Spagna Carlo III per l’appoggio dato nella vicenda dell’espulsione dai territori spagnoli e poi della soppressione della Compagnia di Gesù.

Nel 1767 aveva sposato Leopoldina di Savoia dalla quale ebbe nove figli; vivevano a Roma e il Palazzo Pamphili al Corso divenne centro di vita mondana e culturale nella seconda metà del XVIII secolo. Durante gli ultimi decenni del XVIII anche a San Martino al Cimino si introdussero i contratti di enfiteusi che segnarono un significativo mutamento nell’organizzazione dell’attività agricola spostando vaste porzioni di territorio verso la produzione di cereali, di olivi e di vigneti.  Pur essendo rimasto ai margini della vita politica, durante l’invasione francese e poi durante l’occupazione francese egli fece la sua parte in appoggio alla corte papale ma seppe interpretare anche ruoli significativi nell’amministrazione della città di Roma e del territorio. Con la Restaurazione tornò ad occuparsi delle sue proprietà e morì a Roma il 28 marzo 1820 lasciando suo erede universale il figlio Luigi Giovanni Andrea.

BIBL. e FONTI –  Archivio dell’antica Abazia di San Martino al Cimino, Serie “Varie”, Fld. 2 (1708-1929).DBI, vol. 41, Roma 1992, pp. 467-470; S. Littarru, B. Vivio, Il centro storico di San Martino al Cimino. Gli abitanti e le case nel catasto gregoriano (1819-1820), Vetralla, Davide Ghaleb Editore, 2004, passim;.G. Petrucci, San Martino al Cimino, Roma 1987, passim,.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]