Felici, Luigi – Religioso (Fabrica di Roma, 1736 – Roma, 1818)

Entrò nella Compagnia di Gesù nel maggio del 1756 e fu ordinato sacerdote il 15 agosto 1773, il giorno prima dello scioglimento della Compagnia da parte di Papa Clemente XIV, che subì la pressione di tanti stati europei nei quali l’Ordine era entrato in contrasto con la classe dirigente.

Il F., continuando lo spirito gesuita, grazie alla disponibilità economica di monsignor Luca De Medici, nel 1790 fondò la caritatevole associazione Pia Unione di S. Paolo Apostolo che si occupava di assistere gli infermi e gli ammalati degli ospedali, di recuperare i traviati e i dissoluti. Come riporta il Marini in un suo volumetto, egli scriveva: “Ecco il campo della vostra missione tutta sorda ed occulta. Iddio solo saprà la nausea che dovrete soffrire nell’assidervi a quei letti, la pazienza che dovrete usare nell’istruire quel penitente, la fatica che dovrete sostenere nel battere quel cuore impietrito ed ostinato, la vittoria che riporterete coll’espugnarlo ed ammollirlo sino ad una vera costrizione.”

Nel 1796 la Pia Unione si rivolse a sensibilizzare con successo il ceto dei marinai di Ripa Grande, ostico alla fede e all’insegnamento di Gesù. Fu proprio con la frequentazione dei marinai, dediti alla bestemmia, che il F. ebbe l’ispirazione di comporre nel 1797 una “lauda Divina”, meglio conosciuta come“Benedetto sia Dio”, una preghiera in lingua italiana da recitare in espiazione di parolacce e bestemmie, anche sentite pronunciare da altri. Il papa Pio IX la introdusse in conclusione del rito della Messa, dopo la benedizione, di solito con il sacerdote che proclama ogni riga e la comunità presente che la ripete.

Nel 1814 la Pia Unione prese ad occuparsi della conversione dei carcerati e dei soldati e si diffuse in centinaia di congregazioni in ogni parte d’Italia, probabilmente riassorbite dalla Compagnia di Gesù quando venne ricostituita da Papa Pio VII nel 1814. In quella data il F. aveva 78 anni, e, sebbene fosse diventato cieco, aderì all’ordine e all’osservanza delle sue regole.

Alla sua morte, onde onorare la sua figura, i sacerdoti della Pia Unione fecero celebrare un solenne funerale, in cui il signor Ponzileoni recitò l’elogio funebre, mandato successivamente alle stampe; il giornale pontificio “Diario di Roma” ne celebrò le virtù, tributate anche dal giornale francese “L’Ami de la religion e de roi”.

I Felici sono state una delle più antiche famiglie di Fabrica. Il cognome, attestato in paese ancora nel primo decennio del Novecento, oggi si è estinto.

BIBL. – G. Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, vol. 84, pag. 149; L. Ponzileoni, Voi l’ami de la religione et du Roi, 1929, pag. 109-112; A. Belli, Della origine del venerabile arcispedale di S. Maria della Consolazione, Roma, Tipografia Marini, 1834; F. Fabi Montani, Della pia Unione di S. Paolo Apostolo, Roma,  Tipografia Marini, 1856; N. Sinopoli, Dio sia benedetto, Roma, Ed. Ardini, 1988

[Scheda di Gualdo Anselmi – Fabrica di Roma

BENEDETTO SIA DIO

Dio sia benedetto

Benedetto il suo santo nome

Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo

Benedetto il nome di Gesù

Benedetto il suo sacratissimo Cuore

Benedetto il suo preziosissimo Sangue

Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell’altare

Benedetto lo Spirito Santo Paraclito

Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima

Benedetta la sua santa e immacolata Concezione

Benedetta la sua gloriosa Assunzione

Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre

Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo

Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi Santi