Ferrero Gola, Giuseppe – Politico, Medico (Racconigi, 18 mar. 1848 – Torino, 17 giu. 1900)

Figlio di Tommaso e di Delia Gola, compì gli studi a Torino attratto dalle scienze mediche. Nel 1866 fu volontario e combatté a Bezzecca. Fu con Garibaldi ancora in Francia nel 1871 dove agì anche in qualità di medico nell’ambulanza che seguiva i combattenti.. Fu a difesa della Comune di Parigi poi lasciò la Francia e in Svizzera incontrò Giuseppe Mazzini che lo confermò nelle sue tendenze repubblicane. Tornato a Torino collaborò però con periodici di tendenze internazionaliste. Nel 1873 sposa Greca De Benedetti e si trasferisce prima  Roma dove si laurea in medicina e poi  a Viterbo dove fa il medico. Nel 1875 è Segretario del Comizio agrario di Viterbo e nel 1876 presidente della Società dei reduci e Consigliere provinciale. Aveva abbandonato il mazzinianesimo e aveva finito per accettare la monarchia sabauda. Nel 1883 fu nominato Ufficiale della Corona d’Italia, nel 1885 fu Commendatore della Corona d’Italia e nel 1889 fu insignito della Croce dei SS. Maurizio e Lazzaro. Si era presentato candidato al Parlamento nel 1882 ma i cattolici non lo appoggiarono e non fu eletto. Nel 1884 era stato incaricato di provvedere alla salute pubblica nel viterbese durante l’epidemia di colera svolgendo in maniera efficace il suo lavoro tanto da ottenere riconoscimenti. Dopo il 1891 ritornò in Piemonte e fu prima  Consigliere e poi Sindaco  di Racconigi. Morì a Torino il 17 giugno 1900.

Aveva scritto L’Agro viterbese. Considerazioni per gli agricoltori e capitalisti, Viterbo 1875 nel quale aveva sottolineato la superiorità di queste terre rispetto all’Agro romano pur rimarcando il profondo stato di crisi per la mancanza di capitali e gli arretrati metodi di coltivazione.  Suo anche il Resoconto morale-statistico 1870-1889 dell’Amministrazione provinciale di Roma, Roma Tipografia romana, 1889. Era tra coloro che avevano acquistato beni per decine di migliaia di lire a seguito della vendita dei beni ecclesiastici sequestrati per la soppressione, beni che poi dovette vendere per la necessità di capitale liquido.

BBL. – B. Di Porto, Il primo ventennio di Viterbo italiana, in “Annali della Libera università della Tuscia”, a. a. 1972-73, a. IV, fasc. III-IV, p. 83, 93; DBI, G. Sircana, voce  “Ferrero Gola Giuseppe”, Vol. 47, Roma 1997, pp. 55-57; G. Nicolai, Lavoro, patria e libertà. Associazionismo e solidarismo nell’Alto Lazio lungo l’Ottocento, Viterbo 2008,  p. 79, 166-167, 304-305.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]