Filippo II– Vescovo (Viterbo, Sec. XIII)

Negli anni della lunga permanenza dei pontefici a Viterbo fu vescovo Filippo, dell’ordine dei Frati Minori francescani. La prima menzione del suo episcopato è dell’11 novembre 1263, la sua morte si colloca tra la fine del 1285 e i primi del 1286. Poiché il Palazzo papale era destinato al pontefice e alla curia, il vescovo si era ritirato nella casa annessa alla parrocchia di S. Donato che sorgeva in corrispondenza di quello che fu l’Ospedale Grande.

In questi anni Viterbo è al centro dell’attenzione del mondo e le imprese del vescovo F. sono del tutto trascurate. Più abbondanti le informazioni che riguardano Tuscania dove il vescovo risulta citato in diversi atti che riguardano il Monastero di S. Maria del Cavaglione, la chiesa di S. Angelo, la chiesa di S. Pietro, la chiesa di S. Donato.

Il F. infine nel 1281 dona la chiesa di S. Giacomo Minore ai Frati Minori di S. Francesco che abbandonano il convento posto fuori della Città per trasferirsi nella nuova chiesa, trasformandola in chiesa di San Francesco con annesso convento.

Durante il “Lungo Conclave” del 1268-1271 i cardinali, in un decreto letto nella chiesa di S. Lorenzo a Viterbo nel giugno 1270, avevano minacciato i viterbesi di ricostituire la diocesi di Tuscania con un proprio vescovo se non fossero cessati gli atti oltraggiosi nei confronti dei cardinali riuniti nel Palazzo papale. La minaccia non si tradusse in atti concreti ma valse a ricondurre i viterbesi ad atteggiamenti più temperati.

BIBL. – G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Vol. I, Viterbo 1907, pp. 243-298; G. Giontella, Cronotassi dei vescovi della diocesi di Tuscania, in “Rivista storica del Lazio”, Anno V, n. 6 (1997), pp.  25-26

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]