Giovanni Antonio da Roma – Pittore (Secc. XV-XVI)
Tra il gennaio 1502 e l’aprile 1503 il pittore Giovanni Antonio da Roma era intervenuto, su richiesta di Egidio, figlio del pittore Cola da Roma, a completare la tavola raffigurante la Madonna dei Raccomandati, oggi nel Museo diocesano di Orte ma allora nella chiesa della Confraternita dei Raccomandati di Orte. Il dato è certificato da un documento notarile del maggio 1505 nel quale appunto Giovanni Antonio da Roma dichiara di aver ricevuto la somma di 23 ducati da Egidio di Cola da Roma per il lavoro fatto per la confraternita che riguardava un completamento della tavola della Madonna dei Raccomandati con le figure dei santi Simone e Giuda, figure che non furono mai assemblate con il quadro principale ma poste su un altare laterale nella stessa chiesa dei Raccomandati..
Alcuni studiosi identificano questo Giovanni Antonio da Roma con Giovanni Antonio da Marozio che fu collaboratore del Pastura (v.) nell’affresco raffigurante la Trinità e santi nel transetto sinistro di S. Maria della Verità a Viterbo e responsabile almeno delle figure di San Fabiano e san Rocco. Altra identificazione possibile è con Giovanni Antonio de Mundula di Roma che nel 1514 è a Viterbo dove esegue ben sette fregi nella casa nuova di Giovanni Battista degli Almadiani situata presso Ponte Tremoli.
Per rimanere ai dati accertati sappiamo che nel 1511 viene affidato a Giovanni Antonio da Roma la decorazione della Cappella di Sant’Angelo della chiesa di San Francesco a Civita Castellana, che nel 1515 aveva dipinto la Cappella di San Giuliano della omonima Confraternita a Soriano nel Cimino e che successivamente, nel 1519, dipingerà la Cappella di San Rocco a Bagnaia.
Se si accettasse il riconoscimento con Giovanni Antonio da Marozio, si potrebbe ravvisare una derivazione da quella scuola, più rustica e di minore qualità, dei dipinti murali della chiesa di S. Gregorio al Vascellaro di Orte raffiguranti la Madonna col Bambino in trono tra i santi Sebastiano, Gregorio, Giobbe e il donatore Giovanni Sordolini.
Rimane ancora da precisare quale sia il lavoro compiuto da Giovanni Antonio da Roma nel 1513 quando riceve il pagamento per “eius mercedis picture virginis Marie picte in tabula fraternitatis” (cioè la Confraternita dei Raccomandati): si deve essere trattato di un nuovo lavoro compiuto da questo pittore riguardante la Madonna che potrebbe essere finito su un altro altare della stessa chiesa dei Raccomandati.
BBL. – Fagliari Zeni Buchicchio, Fondi notarili di Gradoli e della Tuscia. Nuovi contributi su pittori e dipinti murali del XVI secolo, in Dipinti murali nella Tuscia tra il XVI e il XVII secolo. Atti della giornata di studio, Gradoli 2001 (“I quaderni di Gradoli”, 12) Gradoli 2004, p. 46; S. Nessi, 1985, p. 82, doc. 41; cfr.: scheda n. A/3; F.T. Fagliari Zeni Buchicchio, La Madonna dei Raccomandati di Orte e i pittori Cola e Giovanni Antonio da Roma, in “Biblioteca e società” X, 3-4, (1991), pp. 17-22, p. 19, nota 16, p. 21; A. Zuppante, La contrada di San Gregorio in Orte, in “Biblioteca e società”, V, 1-2 (1983), pp. 44-46; A. Zuppante, Famiglie nella Tuscia tardomedievale: per una storia, Orte 2011, p. 243-246; Anselmi-Principi, Il Museo d’arte sacra di Orte, 2013, p. 40; Dizionario enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani. Volume VI, Torino 1974, p. 19.
[Scheda di Gilda Simona Pannuti- Cersal; revisione di Abbondio Zuppante]